Regia di Wes Craven vedi scheda film
Pellicola sospesa tra il grottesco e il drammatico (non è assolutamente un horror) con una regia tipicamente di genere (molto dinamica) e con varie scene comiche che stemperano il lato violento (che tocca punte vertiginose) della vicenda. Buon utilizzo della colonna sonora (voto: 8+) che alterna brani cupi con altri allegri commentando perfettamente i vari generi di sequenze. Ottime anche le interpretazioni (voto: 8) con Hess e l’attrice che interpreta Mary sugli scudi, bravi, cmq, anche tutti gli altri. La regia (voto: 8.5) è il punto di forza della pellicola, insieme alla scelta di mischiare la violenza con la comicità (cosa che evita di stordire troppo lo spettatore), con un Craven che sfrutta al massimo una sceneggiatura (voto: 6) semplicissima. Non manca il gore che seppur non elevatissimo vanta tra le scene più truci un evisceramento (con tanto di budella riprese in primo piano, seppur velocemente). Si abbonda in violenze psicologiche (SPOILER. due ragazze costrette a fare l’amore tra loro, una ragazza costretta ad urinarsi addosso ect ect), ma anche fisiche (l’apice si tocca con uno stupro e con una scena in cui una donna evira, fuori campo, un uomo strappandoli via con un morso il suo organo sessuale).
Costituiscono un valore aggiunto i doppiaggi di Ferruccio Amendola e del doppiatore che presta la voce, tra gli altri, a Schwarzennegger. In definitiva un cult (che ha dato vita ad un genere particolare a cui fanno parte opere come “La Casa Sperduta nel Parco” o “Non Violentate Jennifer”) erroneamente catalogato come horror che pur non essendo troppo sanguinolento si rivela assai crudele, sebbene buona parte della violenza venga stemperata dalle scene comiche. Imperdibile per gli amanti del genere, gli altri lascino perdere (lo troverebbero stucchevole ed eccessivo). Voto: 8+
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