Regia di Ridley Scott vedi scheda film
Dopo l’eroismo esaltante ma terribilmente retorico del “Gladiatore”, Ridley Scott si trasferisce nel medioevo per realizzare un’opera decisamente diversa: “Le crociate” è un film affascinante ed irrisolto, che colpisce per il tono dimesso e sofferto con il quale affronta un controverso periodo storico. I difetti della pellicola sono molteplici: la sceneggiatura di William Monahan è piena di voragini, manca un reale approfondimento della psicologia di molti personaggi e la verosimiglianza storica di diversi passaggi è quantomeno improbabile. Nonostante tutto, però, il film avvince e convince, per la totale mancanza di retorica, per il commovente umanesimo del quale è intriso, per la bellezza delle scenografie e dei costumi, per la bella prova di Orlando Bloom (perfettamente a suo agio nei panni di un antieroe riluttante e disilluso), per la bellezza frastornante di Eva Green, per il gelido fascino di una fotografia contrastatissima e perennemente virata nei toni freddi. Un film che riesce, in un’epoca come la nostra dominata da una guerra fredda latente tra civiltà, a mantenere una ammirevole equidistanza nel ribadire la fondamentale follia dell’integralismo religioso (da QUALSIASI parte provenga) e a ribadire la superiorità del principio naturale della vita, dell’amore e dell’integrità morale. Un gran film, davvero.
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