Regia di Kim Ji-woon vedi scheda film
Si è combattuti nel valutare questo film, tanti sono i meriti da attribuire ed altrettanti i difetti o comunque le banalità. Se da un lato l'estetica è, come da tradizione del cinema coreano, curata e potente; dall'altro i contenuti sono estremamente stilizzati ed in linea con migliaia d'altri film del genere, per non dire addirittura caricaturali. Il protagonista sembra immortale e fin troppo resistente alle percosse e ferite subite, il suo percorso sembra scritto fin dalle prime battute e converge verso un finale scontato. Il sangue scorre a fiumi, come sempre, e la trama mostra un'enorme incongruenza nel proporre in una prima fase dei duelli quasi esclusivamente fisici per poi vedere nella seconda fase un esclusivo ricorso alle armi; appare inspiegabile se non per giustificare i fini puramente dimostrativi del regista. Altro deciso valore di forza è il protagonista, dotato di un'espressività straordinaria e che ricorda il meraviglioso Mads Mikkelsen di Valhalla Rising. Nel complesso un film gradevole che si lascia guardare con piacere ma scontato su molti versanti, consigliato per lo più agli amanti del genere.
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