Regia di Christian Carion vedi scheda film
Mi è piaciuto rivederlo sotto le feste di natale; la prima volta lo vidi in luglio e mi lasciò alquanto indifferente. Ieri invece con i sentimenti adeguatamente preparati da giorni di zuccherose atmosfere mi ha fatto un certo effetto. La storia è vera (da studioso della grande guerra la conoscevo da anni) ed il regista è riuscito ad inserirla egregiamente in quella terribile cornice della guerra di trincea , gigantesco mattatoio di cui pochi ormai parlano. I messaggi di denunzia contro la guerra ci sono tutti : grettezza e vigliaccheria delle alte sfere militare, il panico controllato dei singoli soldati al momento dell' azione , il cameratismo di alcuni e l'egoismo di altri, la spietatezza e insensibilità delle armi da fuoco , il risveglio dell'umanità favorito dalle circostanze. Era il natale del primo anno di guerra , i ragazzi in divisa, di ambedue i fronti, avevano il cuore alle loro case e cominciavano a chiedersi il motivo di quei massacri apparentemente inutili. E' bastato poco perché familiarizzassero con il nemico, spinti dai loro ufficiali ragazzi anche loro. Il medesimo comportamento avvenne occasionalmente sul fronte trentino il natale dell'anno dopo; vicende che purtroppo non si ripeterono più nel corso degli anni successivi sopratutto in seguito all'indurimento dei cuori dei combattenti; e la colpa non era loro ma di coloro che li misero in quelle condizioni di vita disperata con il pretesto del patriottismo.
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