Regia di Johnnie To vedi scheda film
Johnnie To firma un’epica moderna, espressa in un linguaggio conciso, coerente e scorrevole, che ama indugiare sulle pause dedicate ai pensieri e sui gesti dettati dalle emozioni, più che sui dettagli tecnici dell’azione. In questa storia di mafia cinese, alla guerra tra clan rivali si sostituisce un conflitto di valori: fedeltà, onore, affari, pace, ambizioni individuali e interesse collettivo definiscono un impianto di conflitti che attraversa il racconto creando, tra i protagonisti, un complesso sistema di divisioni e complicità. Il periglioso viaggio del bastone del comando, che, in un bagno di sangue, passa disordinatamente di mano in mano, simboleggia l’incertezza intorno al destino della Triade e la discordia interna sulla direzione da prendere per il futuro. La società Wo Sing è un’istituzione appartenente alla storia antica, ma, nel tempo presente, è una realtà concreta in mano agli uomini, che interpretano ed applicano le regole della fratellanza secondo il codice tradizionale, ma, nelle questioni personali, operano sulla scia dell’istinto o secondo i dettami della propria coscienza. L’appartenenza ad una casta esclusiva non solleva, infatti, dal dovere di aderire, nel bene e nel male, alla propria umanità, perché non tutto è scritto nelle formule di iniziazione, e c’è sempre, nella vita pubblica o privata, una decisione difficile da prendere, o qualcosa di spiacevole contro cui combattere. Election amalgama magistralmente, intorno ad ogni personaggio, il livello dell’individuo con quello del ruolo, mostrando che, anche nell’ambiente dei gangster e del malaffare, è sempre e comunque l’anima a dominare la scena.
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