Regia di Georges Lautner vedi scheda film
Un film freddo, tecnicamente discreto, impersonale. Lautner si sforza, ma non riesce a girare un vero polar, forse perché punta al di sopra delle sue capacità. Ne esce un'opera che si lascia vedere senza problemi, ma non appassiona, e rimane lontano da esemplari del genere di Becker e Melville, o da altri americani come "Giungla d'asfalto". Forse il punto forte è Jean Gabin, che come al solito ha la sua presenza scenica e garantisce al film una specie di valore aggiunto. La colonna sonora a base di percussioni vorrebbe essere moderna e futuristica, ma finisce per infastidire e per straniare. Troppi morti ammazzati.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta