Regia di Georges Lautner vedi scheda film
Gran film, di una scorrettezza politica sconcertante e di un cinismo fuori controllo. Dialoghi asprissimi del maestro Michel Audiard (padre di Jacques) - tipo "Vingt ans que j'fonce et j'prends du plomb dans la viande!" ("Da venti anni ci do dentro e prendo del piombo nella carne!") - e regia acidissima di Lautner, altalenante tra formule polar, sprazzi pop e squarci apertamente psichedelici, in un miscuglio non troppo dissimile da quello che Fernando Di Leo preparerà cinque anni dopo in Milano calibro 9 (vedasi la sequenza ancheggiante della Bouchet in bikini). Due le ciliegine sulla torta: una è la presenza di Maurice Garrel, padre di Philippe e attore di un eclettismo esaltante, la seconda è il nicotinico Requiem pour un con di Serge Gainsbourg (http://www.youtube.com/watch?v=5njWAq4Qq3k&feature=related). Gabin deambula in macabro rigor mortis.
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