Dopo quarant'anni di servizio il commissario di polizia Joss è alle soglie della pensione. Nel corso di un colossale furto di gioielli, seguito da una carneficina, viene eliminato anche un anziano ispettore, suo grande amico. Il commissario allora dimentica l'etica professionale e si tramuta in uno spietato vendicatore.
Note
Lautner si rifà ai polizieschi americani, ma impernia il suo racconto soprattutto sulla presenza dell'ormai vecchio Jean Gabin, monumento di se stesso.
"polar" francese piuttosto ordinario e prevedibile. le scene "hippie" sono quanto meno ridicole. l'unico vero vanto del film è la iconica canzone di Gainsbourg, "Requiem pour un con", presente anche in modalità diegetica. ma basta andare su Youtube per poterla apprezzare.
Gran film, di una scorrettezza politica sconcertante e di un cinismo fuori controllo. Dialoghi asprissimi del maestro Michel Audiard (padre di Jacques) - tipo "Vingt ans que j'fonce et j'prends du plomb dans la viande!" ("Da venti anni ci do dentro e prendo del piombo nella carne!") - e regia acidissima di Lautner, altalenante tra formule polar, sprazzi pop e squarci apertamente psichedelici, in… leggi tutto
Onesto "polar" francese retto interamente dagli attori poiché il soggetto non brilla certo per originalità. Jean Gabin rende a meraviglia l'immagine di pietra dell'anziano commissario Joss, prossimo alla pensione e, per questo, pronto a tutto pur di vendicare l'uccisione del suo collega e amico Gouvion (Robert Dalban). Il film risente però un po' troppo di qualche carenza nella sceneggiatura,… leggi tutto
La fredda alba del commissario Joss Francia/Italia 1968 la trama: sull’orlo di un meritato pensionamento il commissario capo Antoine Joss deve indagare su un importante furto di gioielli ad un furgone portavalori, la cui scorta era stata affidata all’ispettore Gouvion suo fidato collega di tante operazioni condotte insieme e miglior amico di infanzia. Gouvion ormai…
Un funerale introduce la vicenda in flashback: tutto parte da una rapina a un furgone che trasporta un carico di gioielli, e ben presto si perde il conto dei cadaveri. Si capisce quasi subito che il poliziotto alla guida dell’auto di scorta, poi morto mentre puliva la pistola alle sei di mattina (!), non aveva la coscienza del tutto pulita: il suo collega e amico che conduce le indagini…
Un film freddo, tecnicamente discreto, impersonale. Lautner si sforza, ma non riesce a girare un vero polar, forse perché punta al di sopra delle sue capacità. Ne esce un'opera che si lascia vedere senza problemi, ma non appassiona, e rimane lontano da esemplari del genere di Becker e Melville, o da altri americani come "Giungla d'asfalto". Forse il punto forte è Jean Gabin, che come al…
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Commenti (6) vedi tutti
Tipico polar, ben fatto ma con un Gabin un po' appannato.
commento di alfatocoferoloUn gran bel polar,nella migliore tradizione francese...inutile dirlo...hanno fatto scuola.Ottimo Gabin.
commento di ezioJean Gabin agli ultimi fuochi di una grande carriera, il suo talento marchia Joss in modo indimenticabile.
leggi la recensione completa di claudio1959"polar" francese piuttosto ordinario e prevedibile. le scene "hippie" sono quanto meno ridicole. l'unico vero vanto del film è la iconica canzone di Gainsbourg, "Requiem pour un con", presente anche in modalità diegetica. ma basta andare su Youtube per poterla apprezzare.
commento di giovenostaVoto 6. [03.12.2013]
commento di PPIl titolo del film dice tutto: freddo, e così lascia lo spettatore per tutta la sua durata.
commento di movieman