Regia di Arnaud Larrieu, Jean-Marie Larrieu vedi scheda film
PEINDRE OU FAIRE L’AMOUR
William è un uomo di mezza età che si sente inutile, pare perché in pensione. La moglie, invece, lavora ancora e, per sfuggire alla banalità del quotidiano, si diletta a dipingere. Un giorno, seduta con tela e pennelli davanti ad uno scenario rupestre, s’imbatte in un uomo cieco che sta facendo una passeggiata. È Adam, sindaco della cittadina, che le mostra una casa immersa in quel paesaggio e le consiglia di acquistarla. Anche il marito si fa convincere e li troviamo subito lì, casa comperata e ristrutturata, ad inaugurare la loro villetta con Adam e Eva, la moglie del sindaco:come si fa a non pensare immediatamente di essere ritornati nel Paradiso perduto?
L’ambiente incantevole e fuori del mondo - solo il fruscio delle frasche che si muovono al vento e gli uccelli che volano in lontananza davanti ad uno sfondo alpino - fanno il resto. Lo stress alle spalle e quasi dimentichi della vita, William e la moglie ritrovano anche la strada del desiderio.
Ma – troppa grazia Sant’Antonio! – i due vengono presto soggiogati dal fascino della coppia di amici, da Adam soprattutto che, come ormai da copione, in quanto cieco ci vede meglio degli altri. In questa novella Arcadia contemporanea, i quattro trovano subito un’intesa per lo scambismo di coppia. Quello che ci vede più di tutti pare voler sfuggire a questa situazione e decide di andare a vivere con la moglie in un’isola del Pacifico – meglio porre un po’ di distanza in mezzo, non si sa mai.
Macchè! È solo un richiamo ulteriore per gli altri due. William e la moglie, sulle ali di non si capisce bene che cosa, decidono di sbaraccare e trasferirsi armi e bagagli nell’isola con gli amici, di modo che lei possa emulare Gauguin. Peindre ou faire l’amour? È un bel dilemma. Da noi non hanno avuto esitazioni e hanno suggerito agl’interpreti un più consono Incontri d’amore.
Ma, chi glie lo fa fare? È la magia della villa che attira i mosconi e stimola alla ginnastica scambista. Difatti, una giovane coppia che passa di là per acquistare l’immobile messo in vendita, non appena accede nell’Eden, zac! casca come un’unica pera matura – anzi ormai marcia – nelle braccia di William e la moglie. Contrordine compagni! I due ringalluzziti sacerdoti della regione di Bucolia pensano bene che è meglio tenersi la casa. Ogni tanto faranno un salto nel Pacifico, tanto è lì a due passi. Tutta salute.
Non si deve pensare ad un film pecoreccio. Peggio. I due fratelli, registi e sceneggiatori, Arnaud e Jean-Marie Larrieu fanno dell’intellettualismo da quattro soldi, imbellettandolo con spicciola filosofia da buon selvaggio.
Ma come hanno fatto Daniel Auteuil, Sabine Azéma e Sergi Lopez a farsi intrappolare in questa pappetta sciropposa?
Theophilus
7 aprile 2006.
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