Regia di Tommy Lee Jones vedi scheda film
Dolente, doloroso, in evoluzione. Le Tre Sepolture è un film che si evolve, dall'iniziale caos narrativo si arriva poco per volta al senso del messaggio d'autore, rimanendo sospesi in un climax disturbante. Si calca la mano sulla provincia americana, in questo caso il Texas, il confine messicano, si va giù pesante, in alcuni tratti in maniera grezza, ma con dei personaggi meravigliosi, tanti losers che sembrano arrivare direttamente dal cinema anni 70. Un' atmosfera bellissima ed avvolgente che ricorda giustamente i vari Peckinpah, Hellman e molti altri, per un film non omaggista, perché non cerca l'omaggio ma si tuffa diretto in questo mondo. Tommy Lee Jones mi è veramente piaciuto: non si svende, non cerca lo stile fine a se stesso, rimane 'onesto', si lascia trasportare dal paesaggio e dalla miseria dell'umanità, colpendo l'immaginario e il cuore dello spettatore. Ci sono dei valori come l'amicizia che suonano anacronistici, retrò, come il mondo descritto, un mondo che esiste/non esiste, un universo border line che da solo vale un film intero. Bello, un neo-western sofferto e crudele e letteralmente 'al confine'.
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