Regia di Jim Jarmusch vedi scheda film
Eccessivamente citazionistico in avvio, tra Don Giovanni e Lolite varie. Non ci sono personaggi che lasciano il segno; qualche momento durante il viaggio di Don è piacevole, qua e là ci scappa un sorriso, l'amico etiope è simpatico, ma con un cast così ci si aspettava di più. Lo stesso Bill Murray è fin troppo dimesso, una versione più spenta del suo personaggio (quella volta riuscito) di "Lost in traslation". Pare un film prevedibile, fino al finale irrisolto. Jim Jarmusch decide di concludere la storia fissando il disorientamento di un attimo; lo spettatore condivide con Don l'incertezza sull'identità del figlio (e della madre), ma altre cose vengono lasciate in sospeso (la "perizia calligrafica") più per sadismo nei confronti del pubblico che per la scelta di un finale aperto.
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