Regia di Jim Jarmusch vedi scheda film
C'è una struggente malinconia 'impalpabile' nell'ultimo film di Jarmush. Per quanto infatti BROKEN FLOWERS sia programmaticamente crepuscolare, la malinconia di cui si nutre riesce a emergere soprattutto in quei passaggi meno 'scritti' drammaturgicamente e quindi più 'liberi' (impalpabili, appunto).La terribile e allo stesso tempo meravigliosa nostalgia del tempo perduto risiede allora in particolari veloci, sfuggenti, quasi sempre trattenuti: nelle rughe delle bellissime donne amate, nell'intensissimo pianto quasi 'inespresso' davanti a una lapide poco prima di un temporale, nell'abissale spaesamento dipinto sul volto di Murray alla fine del film. Prima o poi la resa dei conti arriva per tutti, sembra volerci dire Jarmush, ma anche quando arriva forse avrà sempre l' amarezza dell'appuntamento eternamente rimandato!
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