Regia di Hou Hsiao-hsien vedi scheda film
Questo film ha la bellezza pura e delicata dell'amore vero, con le sfumature cangianti di un fiore selvatico, a volte baciato dal sole, a volte bagnato dalla pioggia. È un percorso attraverso sensazioni mutevoli e sfuggenti, con quell'alternarsi di luci fredde e calde, con le immagini a tratti immerse nel bagliore argenteo del mattino, a tratti avvolte nella dorata solarità del tramonto. I tre episodi, appartenenti a contesti molto diversi, raccontano di un amore che è, in ogni circostanza, continuità nel tempo sospeso, ed unione nella lontananza. Le tre storie d'amore sono però anche tre storie di solitudine, ciascuna con una diversa sfumatura poetica ed artistica, sottolineata dall'ambientazione: decadente la prima, contrassegnata dal minimalismo crepuscolare delle sale da biliardo; romantica la seconda, ammantata del decorativismo floreale della casa da tè; nichilista la terza, strapazzata dal dissolvimento dadaista della metropoli. "Three times" seduce lo sguardo come un oggetto prezioso e finissimo, che ha il fulgido splendore del metallo, la lucida brillantezza di uno smalto e la cristallina iridescenza di una gemma. Un autentico tesoro d'Oriente.
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