Regia di Atom Egoyan vedi scheda film
Si tratta a tutti gli effetti di un giallo non poliziesco ma giornalistico, che viene spontaneo associare per analogia ai casi di Monica Lewinsky e, di recente da noi, alla morte di David Rossi del Monte dei Paschi. Con la particolarità che l'investigatrice, a decenni di distanza, era in qualche modo coinvolta dai fatti (seppur molto marginalmente al fatto delittuoso in sé, tuttavia lo era molto emozionalmente rispetto ai suoi protagonisti).
Bravi i protagonisti. Il film, inizialmente lento e apparentemente dispersivo, tira tutte le fila della matassa nel finale a sorpresa, chiarendo ogni perché. (Inutile dire che, come nelle migliori tradizioni giallesche, il colpevole era ... il maggiordomo!)
Per quanto riguarda l'aspetto morale, va detto che le scene di sesso che rendono il film inadatto ai bambini sono assolutamente funzionali e necessarie alla vicenda, e che invece il messaggio morale è forte: la bramosia di ricchezza e di potere oltre certi limiti possono facilmente portare alla morte (anche spesso di innocenti), così come l'infrazione alle leggi della morale comune (festini orgiastici, omosessualità, droga), giuste o sbagliate che siano.
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