Regia di David Cronenberg vedi scheda film
L'inaudita violenza che ogni uomo cova dentro di se, esplode nell'attimo esatto in cui il corpo e la mente, sono appagati e poso pensanti, scatendando reazioni a catena dalle tragiche conseguenze. Cronenberg inscena la drammatica complessità dell'inconscio umano, che si nasconde dietro la pacata facciata della serenità familiare che culla anche gli animi più agitati e più insospettabili, come quello di Tom Stall, perfetto padre e marito amorevole e premuroso che altri non è che Joey Cusack, fratello minore di uno dei boss in vista di Filadelfia. Ma l'uomo nega tutto, fino all'evidenza e porta avanti il suo imbroglio fino alla letale resa dei conti. La peculiarità del regista canadese di esplorare la psicologia più recondita dell'essere umano in se, caratterizza ogni sua pellicola, in modo più o meno significativo. Il tratto cupo e profondo della fotografia di Peter Suschitzky sembra voler incidere ogni gesto, come a sottolinearlo perchè resti impresso anche allo spettatore più distratto. I pacati tempi filmici lo lasciano gustare con la calma che necessità perchè si possa assaporare ogni inquadratura che compone i brillanti fotogrammi della pellicola in questione. Viggo Mortensen trasmette la calma della consapevolezza celata e installa la fiducia in chi lo guarda tanto che sembra vittima anche quando è indubbiamente carnefice. Un'ottimo film che si gusta dall'inizio alla fine, forse troppo lento in alcuni tratti non necessari ma metodico e piacevole. Incanta per la leggiadria dell'occhio filmico che Cronenberg possiede e mette in mostra.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta