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A History of Violence

Regia di David Cronenberg vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su A History of Violence

di sasso67
4 stelle

La reazione di fronte a questo film è di domandarsi se veramente siamo di fronte a un film di Cronenberg. Rispetto all'intero film, è soprattutto questo a spiazzare lo spettatore, molto più di una trama che ha ben poco di nuovo. Non si può che essere d'accordo con Lietta Tornabuoni, quando sostiene che "A History Of Violence" «è un film del tutto inusuale nella storia creativa di David Cronenberg che a 62 anni sembra diventato un altro, un piccolo film vendibile molto ben fatto ma non troppo diverso da tanti, una vicenda semplice su problemi difficili: l'identità di un uomo, la complicità della famiglia. [...] Spariti le crudeltà e gli orrori di Cronenberg. [...] Viggo Mortensen, Maria Bello, Ed Harris, William Hurt: hanno fatto un bel film, però sembra diretto da qualcun altro». L'unica considerazione della Tornabuoni con la quale non concordo è che si tratti di un bel film, ed anzi, direi, con Mariarosa Mancuso del "Foglio", che questa sceneggiatura, tratta da una graphic novel, «sullo schermo è di una piattezza esasperante». Il solo attore che fornisce una prestazione sopra l'ordinario, e per il quale può valere la pena l'esborso del prezzo del biglietto cinematografico o del noleggio del dvd, è Ed Harris, notevole nella parte di un sadico e raffinato gangster, mentre William Hurt tende pericolosamente a gigioneggiare, e quanto a Viggo Mortensen, che nel finale si trasforma inopinatamente in un clone di Van Damme, be', non me la sento di dare tutta la colpa a lui. Sono puramente riempitive, come i salami nelle vignette di Jacovitti, le sequenze ambientate nel liceo del giovane Jack Stall. (09/09/2007)

Sulla trama

Hmmm... ma cosa sta succedendo...? Vabbe', andiamo per ordine. Il mite gestore di un bar diventa improvvisamente un eroe popolare, dopo avere ucciso, per legittima difesa, due sadici rapinatori che avevano fatto irruzione nel suo locale. La non richiesta popolarità attira la presenza di loschi figuri che chiamano il nostro Tom con un altro nome e fanno riferimento a un suo presunto passato criminale. Anche lo sceriffo amico di famiglia s'insospettisce e domanda all'uomo se per caso sia un ex delinquente in regime di protezione. Sarà lui o non sarà lui? È lui, e l'uomo dovrà alla fine affrontare il suo imbarazzante passato di criminale pentito.

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