Regia di David Cronenberg vedi scheda film
Si vede subito che il genio di David Cronemberg, anche tra i budget e le star delle Majors rimane il genio di David Cronemberg. Un film che si allontana dalla visionarietà dei suoi film precedenti, dalla surrealità e dalla alterità che hanno segnato la cifra autoriale del regista di "Existenz", "Il Pasto Nudo", "Il Demone Sotto la Pelle" e "Brood la Covata Malefica". Siamo nei dintorni del realismo che, nonostante ambisca ad un certo naturalismo, nella definizione degli spari e delle ferite, corpi devastati come nella sua migliore tradizione, rimane però sospeso tra la realtà più trita e la parabola straordinaria tipica di una fiction, o come in questo caso, di una graphic novel violenta e sanguinaria. Il lavoro è pregevole e profondo, grandissimo Viggo Mortensen, e Ed Harris d'antologia. Nonostante il finale pecchi di dolciume quando, prima la bambina, poi il figlio e la moglie, reinseriscono il padre nella dimensione famigliare, il film rimane lontano dalla retorica costituzionale della famiglia. Ne mostra solo il grande atto d'amore.
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