Regia di Woody Allen vedi scheda film
Chi disse: “Preferisco avere fortuna che talento”, percepì l’essenza della vita. cit. Match Point Cinico e crudele, questo film è per me un capolavoro. Oscillando tra dramma sentimentale e thriller, è per me un pugno allo stomaco ogni volta. Attori straordinari.
Chi disse: “Preferisco avere fortuna che talento”, percepì l’essenza della vita. (cit. Match Point)
Cinico e crudele, questo film è per me un capolavoro, il mio preferito di Woody Allen. Una pellicola che ci sbatte in faccia come il fato governi la nostra vita, anche se non lo ammettiamo, esattamente come la pallina da tennis in apertura che una volta colpito il nastro potrà cadere da un lato o dall’altro del campo e decretare la vittoria o la sconfitta, la gloria o la polvere.
Pochi avvenimenti perlopiù imprevisti scrivono la nostra storia: le nostre scelte rimangono consapevoli e fondamentali ma il contesto e le conseguenze sono quasi sempre imprevedibili.
Senza il consueto umorismo ma con la solita abilità Woody Allen ci mostra le debolezze e ipocrisie umane, e ci accompagna in un turbine di sentimenti che saturano fino a chiedersi qual’è il prezzo che saremmo disposti a pagare pur di prendere e avere ciò che vogliamo e riteniamo ci spetti.
Oscillando tra dramma sentimentale e thriller, è per me un pugno allo stomaco ogni volta.
Gli attori sono straordinariamente vivi e reali, con Scarlett Johansson superba. Ogni sguardo, ogni dialogo, ogni sequenza diventa così essenziale, per affondare inesorabilmente un piccolo passo dopo l’altro noi stessi con il protagonista.
Imperdibile.
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