Regia di Woody Allen vedi scheda film
A 70 anni Allen - dopo essersi appiattito su una commedia diventata orami la maniera di se stessa - trova un impressionante colpo di reni con un film magistrale, a metà tra melò e giallo, di impronta molto classica. Hitchcock va a braccetto con Bergman, la lucida ironia con cui il regista newyorchese ci regala il suo punto di vista sul ruolo del caso usando la metafora del tennis si coniuga con un finale memorabile e per nulla consolatorio.
Ex promessa del tennis professionistico, Chris (Rhys-Meyers) dà la scalata all'alta società londinese dapprima entrando come insegnante di racchetta in un circolo esclusivo, quindi sposando la figlia di un ricchissimo industriale (Mortimer) ma coltivando una passione - non troppo segreta - per Nola, la fidanzata del cognato Tom (Goode), ragazza americana con la passione per la bottiglia e velleità da attrice. Quando la relazione tra Nola e Tom arriva al capolinea, la sensuale fanciulla diventa l'amante di Chris. Le cose precipitano quando - unitamente alle richieste sempre più pressanti della donna affinchè Chris lasci la moglie - arriva anche una gravidanza. Chris inscena una rapina nella palazzina di Nola e il caso ruota tutto dalla sua parte, portando la polizia fuori strada.
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