Regia di Woody Allen vedi scheda film
Chris legge Dostoevskij; si intravede in una scena. Probabilmente poi i suoi comportamenti saranno ispirati dalla voglia di evasione dalla realtà di alcuni personaggi di questi romanzi.
Per "fortuna" questo ragazzo, tennista mediocre, inizia a insegnare. Da qui costruisce il suo personaggio con opportunismo e ipocrisia. Si fa incastrare in una relazione con la sorella del primo allievo con cui riesce ad instaurare un rapporto, nell'alta borghesia londinese. È tutto così importante per la sua scalata sociale, che non può farne a meno.
Che cos'è l'amore? Che cos'è il desiderio? Sono due sentimenti opposti o riescono ad intrecciarsi?
La sua relazione è adultera prima di cominciare: il desiderio per Nola è insaziabile, ma ancor più interessante ed eccitante perché segreto, nascosto, evasivo dalla sua realtà monotona in cui l'imperativo categorico è: compiacere gli altri.
È quando il gioco si fa duro è non si è più disposti a fingere, ecco che Chris elabora un piano devastante, ma che per "fortuna" non gli rovinerà la sua vita perbenista.
La fortuna o il caso, sarà sempre dalla sua parte, mentre l'attesa e la speranza portano Nola nel posto sbagliato, al momento sbagliato.
Un anello rubato non riesce a finire nel fiume e, nel momento in cui la resa dei conti sembra vicinissima, ecco ancora quella tormentata "fortuna" che darà la colpa a un delinquente qualunque piuttosto che a un abile borghese doppiogiochista.
il personaggio di Chris resiste benissimo esattamente come la sua maschera perennemente addosso. Ha una famiglia felice, una casa, una carriera, molti soldi e un patto col diavolo, impensabile da condividere, perché quella verità lo spazzerebbe via e sarebbe peggio di morire.
Un Mattia Pascal alla rovescia. Chris decide di rimanere nella sua vita, eliminando tutti i disturbi pur di rimanere nel suo nido, abilmente conquistato.
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