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Sin City

Regia di Robert Rodriguez, Frank Miller vedi scheda film

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La recensione su Sin City

di zombi
8 stelle

mi è piaciuto. sarà per il fatto che di fumetti(a parte arale e dottor slump) sono vergine e anche di graphic novel, ma a me questo sin city è piaciuto. che bella ammucchiata di facce e modi di recitare. l'uno che quasi non c'azzecca con l'altro. un bordello. che poi i duri owen, rourke, willis, del toro voglio dire ci stanno nel crogiuolo. ma anche le dawson, le murphy e le altre di cui non ricordo il nome. vanno e vengono i personaggi, tutti o quasi fanno delle morti ferocissime. bella la città come nei noir doc filtrata attraverso il bianco e nero della carta dei fumettoni. e tutto quel sangue bianco luccicante che schizza dai monconi. il personaggio più inquietante rimane il cannibale sorridente, fanciullesco e silenzioso interpretato da elija wood. fa veramente venire i brividi. si esulta per la morte dello schifoso bastardo giallo,figlio deforme del governatore powers boothe, interpretato da un figacciante nick stahl. ci si meraviglia per l'aderenza al personaggio di un insolitamente espressivo bruce willis. ci si scioglie in tenerezza per la bestia mickey rourke e si sbava per quel manzo di clive owen. si sente quasi la ruvidità della carta delle pagine che girano come fotogrammi al cinema. l'ho sentito addosso come un vestito di seta che fascia una meravigliosa dark lady, che intanto che dice ti amo baby, ha già in mano la pistola pronta a premere il grilletto. trema peròla dark lady perchè sa che l'uomo sa. e mentre la bacia le mette una grossa mano intorno al collo trattenendola saldamente senza farle troppo male, trasmettendole invece un brivido sessuale lungo la schiena nuda. è quel piacere del cinema, dove per un mickey rourke investito da una macchina più e più volte senza che muoia, si tange la mortalità terrena di un willis col cuore in sfacelo, tormentato dal rimanere in vita per porre fine una volta per tutte alla putredine pustolosa del figlio del senatore serial killer trasformatosi nel bastardo giallo. direi proprio uina visione esaltante.

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