Regia di Francesco Munzi vedi scheda film
Munzi dirige con un occhio (e mezzo) al cinema dei Dardenne e attraverso la figura di Saimir mette in evidenza un'Italia poco conosciuta, ma che si muove intorno alle nostre periferie di tutti i giorni, e propone la necessità di una scelta contraria all'assuefazione al male. Un piccolo invito al libero arbitrio rispetto al Male che striscia lungo le coste deturpate, secondo un'architettura e un'edilizia che hanno del criminale, della nostra penisola.
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