Il sedicenne Saimir, originario di un villaggio dell'Albania, vive in un sobborgo vicino a Roma con il padre Edmond che traffica immigrati clandestini con i piccoli imprenditori agricoli della zona. Il ragazzo mal sopporta l'attività del padre ma non ha il coraggio né la forza di ribellarsi. Quando però scopre che Edmond ha accettato di introdurre una minorenne da avviare alla prostituzione, il conflitto tra i due esplode con violenza.
Forse solo occhi nuovi, non ancora assuefatti alla violenza, possono rompere un’abitudine. La sopravvivenza e il crimine possono essere ancora divelti.
discreto film che parla di clandestini albanesi e tutto cio' che li circonda in fatto di miseria prostituzione ed altro ,e la voglia di tirarsi fuori da tutto cio'
Saimir (Mishel Minoku) è un ragazzo albanese che vive in sobborgo urbano lungo il litorale laziale. Accompagna spesso col camion il padre (Xhevdet Feri) che lavora nel giro del traffico di immigrati per conto dei piccoli imprenditori agricoli della zona. Non sopporta che il padre guadagni i soldi per vivere sfruttando la miseria dei suoi stessi connazionali, e neanche che stia per sposare… leggi tutto
I protagonisti di Saimir sono due albanesi , un padre e un figlio di quindici anni, con un rapporto molto saldo. Il padre traffica con i clandestini provenienti dall'Albania impiegandoli poi nei suoi affari loschi . Il giovane non condivide le attivita' del padre, ma allo stesso tempo non trova la forza per ribellarsi. Fino a quando un giorno il padre aiuta un noto mafioso albanese capo di una… leggi tutto
Piatta cronaca della quotidianità di un giovane immigrato albanese che, essendo immerso fino al collo in un ambiente malavitoso della peggior specie, è animato da un legittimo desiderio di affrancamento e di riscatto. Un'opera artisticamente irrilevante, e di scarso interesse rispetto ai contenuti: il film si risolve in una ricca carrellata su quello che i telegiornali ci presentano come il… leggi tutto
I protagonisti di Saimir sono due albanesi , un padre e un figlio di quindici anni, con un rapporto molto saldo. Il padre traffica con i clandestini provenienti dall'Albania impiegandoli poi nei suoi affari loschi . Il giovane non condivide le attivita' del padre, ma allo stesso tempo non trova la forza per ribellarsi. Fino a quando un giorno il padre aiuta un noto mafioso albanese capo di una…
Saimir (Mishel Minoku) è un ragazzo albanese che vive in sobborgo urbano lungo il litorale laziale. Accompagna spesso col camion il padre (Xhevdet Feri) che lavora nel giro del traffico di immigrati per conto dei piccoli imprenditori agricoli della zona. Non sopporta che il padre guadagni i soldi per vivere sfruttando la miseria dei suoi stessi connazionali, e neanche che stia per sposare…
Saimir, adolescente, vive col padre ad Ostia. Sono immigrati irregolari albanesi e sbarcano il lunario come possono, trafficando con l’immigrazione clandestina
Mentre il padre ha trovato una donna con cui dividere la sua vita, Saimir è in quella fase della vita in cui l’inquietudine e i bisogni assillanti lo spingono a sperimentare esperienze di varia natura, trovandosi…
“Quanto è distante l’Italia?” “Questa è l’Italia”
Saimir sfreccia senza casco in motorino, su un litorale laziale che sembra un non luogo. E senza casco attraversa i giorni, tra traffici di clandestini e piccole rapine, tra l’incomunicabilità con la nuova compagna del padre , ed una ragazza di cui innamorarsi. Senza casco,…
Il sedicenne albanese Saimir (Manoku) vive con suo padre (Feri) in un sobborgo del litorale laziale. Qui aiuta il genitore, che è in attesa di sposarsi con un'italiana per prendere la cittadinanza, in un traffico di immigrati clandestini che i due caricano a bordo di un camion. Quando Saimir si innamora di una sua coetanea, per fare colpo e avere più denaro a disposizione su di lei…
Penso che tutti gli amanti del cinema, come di qualsiasi altra forma d'arte, sono attratti e affascinati dall’idea di esaminare la condizione umana (nelle sue virtù, nelle sue capacità, nella sua intelligenza,…
Munzi dirige con un occhio (e mezzo) al cinema dei Dardenne e attraverso la figura di Saimir mette in evidenza un'Italia poco conosciuta, ma che si muove intorno alle nostre periferie di tutti i giorni, e propone la necessità di una scelta contraria all'assuefazione al male. Un piccolo invito al libero arbitrio rispetto al Male che striscia lungo le coste deturpate, secondo…
VOTO : 7.
Saimir è un ragazzo albanese immigrato in Italia che vorrebbe vivere una vita diversa da quella che gli è capitata.
Purtroppo bisogna fare di necessità virtù e molte cose non gli vanno bene, ma se le lascia scivolare addosso, pur manifestando uno stato di inquietudine.
Così aiuta il padre nel trasporto di immigrati (disperati) dalla costa ai…
Piccolo film italiano (si noti le locations, però perfette e la mancanza di nomi famosi), scopiazzato dall'interessante "LA PROMESSE" dei Dardenne, ma adattato alla realtà italiana (la comunità albanese). La storia di questo giovane immigrato, i suoi rapporti familiari, il suo "lavoro" e il suo tentativo di "fare la cosa giusta" per cambiare le cose. Senza dubbio lento e pesante, ma anche…
Il film mi ricorda in un certo senso un film belga dei Dardenne: "La promesse". Anche lì traffico di clandestini, un ragazzo che girava con il motorino e così via. Ho trovato molte analogie ma devo dire che il film dei Dardenne mi è piaciuto molto, ma molto di più.
Ricerca della felicità individuale, fughe da realtà invivibili, esodi di massa in presenza di circostanze drammatiche. L'uomo si mette in movimento, spesso con dolore a volte con gioia e speranza, e lascia la sua…
Un ritorno concreto al nostro realismo, nel senso che parte da certi schemi, più che altro rosselliniani, per poi fare un discorso suo personale. Si riesce ad analizzare seriamente e senza stratagemmi melodrammtici ,una situazione scottante dei nostri giorni, con occhio quasi distaccato e quindi fa sforzare, noi spettatori, e riflette per poi avere un nostro giudizio personale, anche…
Un nuovo discorso? Sì. Poco importa che si abbia l’obiettivo di parlare riguardo qualcosa di tutt’altro che nuovo. Di cinema, vorrei parlare, e voi vi chiederete dove sia la novità. Il cinema è la più vecchia…
Piatta cronaca della quotidianità di un giovane immigrato albanese che, essendo immerso fino al collo in un ambiente malavitoso della peggior specie, è animato da un legittimo desiderio di affrancamento e di riscatto. Un'opera artisticamente irrilevante, e di scarso interesse rispetto ai contenuti: il film si risolve in una ricca carrellata su quello che i telegiornali ci presentano come il…
Saimir è un ragazzo albanese che vive col padre in un'imprecisata località nei pressi di Roma. Tra lavori leciti e illeciti, il giovane immigrato tira avanti covando un'insoddisfazione crescente nei confronti delle condizioni di vita che è costretto a sopportare. Un giorno conosce una ragazza italiana e inizia a uscire con lei, ma la sua precipitosa euforia finisce per spaventare la coetanea…
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Commenti (5) vedi tutti
Forse solo occhi nuovi, non ancora assuefatti alla violenza, possono rompere un’abitudine. La sopravvivenza e il crimine possono essere ancora divelti.
commento di uriosdiscreto film che parla di clandestini albanesi e tutto cio' che li circonda in fatto di miseria prostituzione ed altro ,e la voglia di tirarsi fuori da tutto cio'
commento di danandre675
commento di arcarsenalMeeeeeeeeee… una noia mortale ragaz… NON guardatelo. Proprio brutto
commento di palozProfondamente drammatico, riesce a coinvolgere mantenendo anche un certo grado di tensione.Ben interpretato.
commento di lucawood