Regia di Lee Tamahori vedi scheda film
In questo sequel c’è l’aggravante che la scelta del protagonista è inverosimile, improponibile ed imparagonabile rispetto a Vin Diesel del primo film. Inoltre nel primo c’era un minimo di ironia di sottofondo, in questo no. Ed è pure più frenetico del primo, scene da delirio di onnipotenza e da playstation all’ultimo stadio. L’intrattenimento c’è, nel senso che l’azione non cessa un istante se non per brevi dialoghi monocordi e neurodeficitari tra i pochi attori che il copione fa parlare con un vocabolario assai ridotto, ma non si può basare un intero film solo su azioni concitate e megalomaniche, si riduce tutto ad una farsa. Un copione del genere lo potrebbe scrivere un bambino e riuscirebbe forse più convincente. L’unica nota positiva (suo malgrado) di questo sequel rispetto al primo xXx, è l’assenza dell’Asia Argento, sostituita da una maggiorata di colore compressa dai vestiti per evitare l’esplosione delle forme. Tutto esagerato.
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