Regia di Claude Chabrol vedi scheda film
Spionaggio, tensione e ambientazione esotica. Il ritmo a tratti scema e, se vogliamo, anche il finale è un po' traballante, con il cattivone che mette in scena una macchinosa morte per il buono (e Jean Seberg certamente lo è, con tutti i doppi sensi che si vogliano) per poi cadere in un tranello psicologico ridicolo e firmare la propria condanna. Non è comunque un brutto film, è pur sempre Chabrol.
La vedova di una spia indaga sull'omicidio del marito. Si ritroverà coinvolta in una storia di terrorismo internazionale e sgominerà il capo della banda.
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