Regia di Gene Wilder vedi scheda film
Mi manca davvero Gene Wilder,quello degli anni Settanta,con i capelli biondi e riccioluti sempre pettinati assurdamente,con l'espressione vagamente folle degli occhi azzurri.A mio parere un grande comico che ha sfruttato non completamente le sue enormi potenzialita':concepire parodie gustose come questa e "Il piu'grande amatore del mondo" denota senz'altro un senso dell'umorismo potente,sagace,spesso screziato di lampi di genialita'.L'abbinamento Wilder-Feldman,gia'ottimale in "Framkenstein junior" è l'arma vincente del film,le citazioni cinematografiche funzionano molto bene,e spesso il nonsense si impone fieramente a debellare ogni logica e avviarci al riso,vedi la scena in qualche modo collegata a Poe con i due nostri minacciati da una gigantesca sega circolare a motore che li sfiora lacerando i loro frac e scoprendone le natiche.Gene,da anni non si ha piu'notizie di te,si sa solo che sei molto malato e sottoposto a cure oncologiche:auguri,ci hai regalato almeno dei bei momenti di buonumore,e grazie di cuore.
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