Regia di Kinji Fukasaku vedi scheda film
Futuro distopico, nazione asiatica distopica: a seguito di una legge rivoluzionara e spietata , ogni anno viene selezionata in modo casuale una classe liceale, obbligata a partecipare ad una letale competizione al fine di moderare e selezionare le nuove generazioni,La Battle Royale:Solo uno potrà sopravvivere.
Tratto dal romanzo omonimo del 1999 di Koushun Takami,il film è un eccezionale opera di cinicità, follia e violenza.
Da subito ben chiaro lo stampo “fumettistico” derivato dalla cultura manga del genere, il film dosa bene le scene di violenza, senza sfociare troppo nello Splatter, mantenendo la sua crudeltà.
Già il soggetto è cruento nella sua essenza: trasformare studenti in assassini; è in effetti il contrasto tra la violenza degli scontri e i problemi adolescenziali dei protagonisti a risaltare la follia di questa gara al massacro.
Follia rappresenta egregiamente dal professor Kitano(Takeshi Kitano), al comando della Battle Royale, che con assoluta freddezza scandisce periodicamente la lista dei caduti e le regole della suddetta Battaglia(Memorabile la scena del filmato illustrativo).
Apprezzabile la scelta di utilizzare alcuni pezzi di musica classica, che utilizzate nelle scene di violenza hanno un richiamo citazionistico ad Arancia Meccanica e, invero ,di grande effetto.
Alcuni personaggi possono risultare un po’ stereotipati, ma nel complesso portati all’evoluzione(prevedibile, altra meno), dei personaggi in modo acuto e riflessivo.
In definitiva un film che si , potrebbe essere visto come folle violenza fine a se stessa, ma in realtà intrinseco di risvolti psicologici e di critica al peggio della società giapponese.
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