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A Brighter Summer Day

Regia di Edward Yang vedi scheda film

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La recensione su A Brighter Summer Day

di Antisistema
10 stelle

Edward Yang fa parte della New Wave che tra la fine degli anni 80' e l'inizio degli anni 90' fece del cinema di Taiwan tra quelli più importanti ed interessanti del mondo. A Brighter Summer Day (1991), nella sua durata fluviale di ben 4 ore nella Taipei del 1960, viene considerato il suo miglior film stando ai giudizi della critica cinese e quella americana; purtroppo qui da noi il suo cinema fatica a trovare distribuzione tanto che da noi è giunto solamente Yi yi e uno e due (2000) per via del premio della regia vinto a Cannes, mentre il resto della sua produzione è totalmente misconosciuto qui da noi e vedibile solo nei festival specialistici, oppure con difficili ricerche su internet e sottotitoli fatti alla meglio e peggio. 

Dubito che in futuro qualche casa di distribuzione nostrana abbia il coraggio di portare in Home Video questo film, data la sua durata fluviale e sopratutto per la complessità dell'intreccio derivata dal grandissimo numero di personaggi (sono decine e decine, poi sti Taiwanesi hanno tutti la stessa faccia) e con almeno tre o quattro divagazioni dalla trama principale. 

 

Partendo dal personaggio del giovane Si'r, assistiamo al conflitto tra le bande di teppisti dei Little Park (figli di impiegati pubblici) contro quelli della 217 (figli degli apparati militari), che si contendono il territorio con continui conflitti e scontri anche sanguinosi tra i loro componenti. Si'r è più vicino ai ragazzi di Little Park, anche se non fa parte della loro banda, ha in comune con loro un esistenza prioiettata verso il nulla e quindi per affrontare il vuoto della vita, le giovani generazioni cercano di superare tale paura unendosi tra di loro in bande di teppisti facendo del cameratismo. Si'r figlio di rifugiati politici nazionalisti, vive un senso di insoddisfazione che gli impedisce una integrazione con la nuova realtà e questo lo prota sempre più a farsi trascinare dalle bande di teppisti. 

Parallelamente a loro, anche gli adulti vivono una situazione sospesa tra un futuro che non si vede ed un passato reciso del tutto a cui però guardano con rassegnato dolore nostalgico, poichè la maggior parte degli abitanti di Taiwan sono ex-nazionalisti che sono stati sconfitti nella guerra civile contro i comunisti guidati da Mao. 

 

A dispetto della luce citata nel titolo del film, tutti i nostri personaggi sono immersi in un'oscurità interiore dalla quale non riescono a liberarsi; la macchina da presa di Edward Yang tratteggia una pellicola composta da numerosi longtake in riprese fisse in campo medio che compongono quadri figurativi che rimandano al cinema di Yasujiro Ozu e di Kenji Mizoguchi, mescolati con film americani (di cui Yang sembra sottilmente critico, poichè c'è una sorta di egemonia culturale americana sia nelle canzoni che nei film, senza considerare alcuni soprannomi come quello dell'ex capo dei Little Park, cioè Honey) come Gioventù Bruciata mescolati a coming of age come L'Ultimo Spettacolo. 

Yang nell'arco di 4 ore mette in scena un'intera generazione Taiwanese senza più un passato, senza un futuro e senza alcuna base di valori culturali che riesca a dare una base ideologico-culturale in comune ai nuovi Taiwanesi. 

Edward Yang spesso colloca i nostri personaggi affacciati tra le porte o le ante dei futon, con uno sguardo perso nel vuoto per cercare di scorgere un futuro del tutto assente, perchè adottano tutti un punto di vista parziale e piccolo del loro mondo, in cui tutti si sono oramai autoreclusi. 

Non è un film per niente facile, per via delle numerose divagazioni, il gran numero di personaggi e per rappresentare una realtà totalmente lontana da qualsiasi concezione occidentale, ma se ci si mette d'impegno, si potranno aprire vasti orizzonti in cui si potrà affacciare e scoprire nuovi orizzonti del cinema. 

 

locandina

A Brighter Summer Day (1991): locandina

 

Film aggiunto alla playlist dei capolavori : //www.filmtv.it/playlist/703149/capolavori-di-una-vita-al-cinema-tracce-per-una-cineteca-for/#rfr:user-96297

 

 

 

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