Regia di Edgar G. Ulmer vedi scheda film
Edgar G. Ulmer è stato un regista americano di origine austriaca che ha lavorato nella cosiddetta "poverty row" ossia la serie B con budget ridotti all'osso, ma nonostante ciò la critica francese ne ha notevolmente rivalutato la statura autoriale. "The naked dawn", che vuol dire "L'alba nuda", fu scoperto da Truffaut che ne fece una recensione elogiativa dicendo che era il primo film che gli faceva pensare alla possibilità di un adattamento del suo amato romanzo "Jules e Jim" (ma secondo me le due storie non hanno molti elementi in comune). L'intelligenza della regia di Ulmer è spesso visibile, sia nel sottofondo religioso che attraversa la trama senza cadere nel moralismo, sia nell'eleganza della composizione delle immagini di questo western molto insolito, con ambizioni tragiche e risvolti intimisti. A tratti la povertà dei mezzi si sente e c'è qualche concessione del resto inevitabile al folklore messicano, ma anche personaggi di buono spessore drammatico, una colonna sonora molto intonata, efficaci intuizioni visive. Ottima la prestazione di Arthur Kennedy in un ruolo da protagonista, un bandito che rispetta un suo codice morale fino alle conseguenze più tragiche, e apprezzabili anche i due co-protagonisti Betta St. John e Eugene Iglesias, anche se a tratti leggermente enfatici. Tra i film di Ulmer credo che "Detour" sia il suo capolavoro, ma anche questo è un'opera di spicco. Da me visto nella copia originale in inglese, che sono riuscito a seguire anche senza sottotitoli.
Voto 8/10
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