Regia di Neri Parenti vedi scheda film
Tre episodi comici uniti dall'assai flebile filo conduttore di un auto a noleggio: nel primo un coatto romano (uno scatenato Christian De Sica) si finge rampollo di industriali per entrare nel bel mondo della Costa Smeralda, nel secondo uno sciupafemmine veronese (Jerry Calà, nella media, invero non altissima, delle sue interpretazioni) tenta, con esiti disastrosi, di portarsi a letto la giovane e prosperosa moglie (Sabrina Salerno, bona da far spavento) del suo datore di lavoro, nel terzo un tifoso milanista (Massimo Boldi, forse in una delle sue migliori prove comiche), durante una trasferta a Roma, è costretto a fingersi romanista per evitare di essere riempito di botte da Romolo e Remo, due trucidissimi ultras della "magica" (Angelo Bernabucci e Maurizio Mattioli, spassosi). Sceneggiato dai Vanzina, diretto dall'ineffabile Neri Parenti, "Fratelli d'Italia", dietro il paravento di un pizzico di elementare satira di costume, è il classico film comico che bada al sodo, al minimale obiettivo della risata da strappare a qualunque costo, e, tutto sommato, a volte ci riesce pure, soprattutto grazie alla verve di De Sica e Boldi, ma, per il resto, è una pellicola del tutto insufficiente ed inadeguata da qualsiasi punto di vista. I cultori del trash potrebbero persino andarci in visibilio, per quanto mi riguarda oltre le due stelle non riesco proprio a spingermi.
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