Regia di Kim Sung-su vedi scheda film
Un buon film coreano di guerra e arti marziali ad alto budjet, con molte scene truculente; un po lunghino dura quasi 2 ore e mezza.
1375. La Cina versa in uno stato di confusione a causa della lotta fra la dinastia Yuan e la dinatia Ming. Dalla confinate Corea giunge una delegazione per firmare un trattato di pace con il nuovo governo Ming, ma gli emissari coreani vengono accusati di spionaggio e scortati in esilio nel deserto. Durante il tragitto, la carovana cade vittima di un'imboscata delle truppe fedeli alla dinastia Yuan, e i soldati Ming di scorta e molti coreani rimangono uccisi. Sopravvive il generale Choi Jung, capo della delegazione coreana, che decide di rientrare in Corea. Ma la strada è lunga e difficile: dopo aver superato molti ostacoli, i soldati coreani si scontrano con la cavalleria Yuan, che ha rapito la principessa Ming Buyong. Al generale Choi Jung è sufficiente incrociare lo sguardo della principessa per innamorarsene. Nello scontro con gli Yuan il luogotenente di Choi Jung, Yeosol, anch'egli invaghitosi della principessa, viene preso prigioniero. Il generale, nonostante il parere contrario del suo aiutante di campo e di alcuni guerrieri, decide di correre in soccoso della principessa e del suo luogotenente: i due vengono liberati, ma solo a costo di molte vite. Ora occorre far ritorno in Corea, ma la cosa è più difficile del previsto: giunti nella Valle del fiume Giallo, i coreani trovano le loro navi bruciate. Riprendono allora il viaggio sulla terraferma, ma l'esercito Yuan guadagna sempre più terreno: e come se non bastasse, la tensione fra Choi Jung e Yeosol per la principessa Buyong cresce sempre più. Devono scegliere. Abbandonare la principessa o combattere insieme fino alla morte. Il momento della verità si avvicina...
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