Regia di Tonino Cervi vedi scheda film
Follia, gelosia ed erotismo nell'ambiente nero della borghesia veneziana.
Venezia, 1938. Dopo aver vinto una borsa di studio Mattia Morandi raggiunge Venezia e, grazie al suo fascino, riesce ad inserirsi nell'ambiente alto borghese della laguna. Prima fa amicizia con Renato, un compagno di studi che lo presenta alla madre, Carla, una vedova ancora giovane e piacente che si innamora di lui. La relazione suscita la gelosia del figlio (è geloso di lui o di lei?). La donna da lezioni di piano a giovani rampolli dell'aristocrazia veneta. Tra questi vi è Elena (una bellissima Ornella Muti), del quale Mattia si innamora ricambiato. A questo punto...
Ritratto di borghesia in nero (1978): Ornella Muti, Stefano Patrizi
Ritratto di borghesia in nero (1978): locandina
Dramma fortemente gotico (soprattutto nelle scene notturne e durante i temporali) che fotografa una Venezia fascista ma dove i genitori sono preoccupati, causa venti di guerra, per il futuro dei propri figli e le pulsioni sessuali sfociano in un sensuale thriller di sentimenti, erotismo, follia e violenza. Eleganti, sensuali e inquietanti fotografia e location. Molto curata la ricostruzione d'epoca. Discreto film tratto dal romanzo "La maestra di piano" di Roger Peyrefitte.
Ritratto di borghesia in nero (1978): Stefano Patrizi, Ornella Muti
Recensione scritta da Davide Lingua, Dizionario del Turismo Cinematografico, Verolengo, Wikipedia.
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