Regia di Oliver Stone vedi scheda film
Strano e decisamente controverso, il secondo tentativo di Stone di cimentarsi col documentario biografico e d'inchiesta,è un mezzo passo falso,che non documenta molto,se non una specie di mitologia castrista,ma che è utile analizzare non tanto dall'ottica europea,quanto da quella americana.
Un'intervista molto libera che si tramuta in one man show,alternando ricordi dell'infanzia,racconti della guerriglia,ricostruzioni(castriste)dela storia del regime cubano,non senza qualche omissione da parte di Stone e qualche abile tattica di edulcorazione.Ma se dall'ottica europea,che conosce bene i fatti del regime e della guerra fredda con gli USA,è una sorta di panegirico che assolve con benevolenza l'immagine e l'operato del lider maximo,da quella americana,che nella guerra erano coinvolti,e dunque privi di distanza dagli eventi e di informaione completa,può essere un buon documento di controinformazione.
Folklore cubano.
La dicitura documentario che nasconde un ritratto d'uomo e di politico,che sembra teoria(involontaria)della manipolazione,senza dimenticarsi di raccontare pagine scottanti da un'ottica(finalmente) non americo-centrica.
Vorrebbe fare da grillo parlante,ma più volte viene schiacciato.
Eccezionale prova di istrionismo aneddotico e acutissima tattica politica e comunicativa.
Accumula materiale,lo impagina con gusto del ritmo e abilità spettacolare,ma non riesce a far emergere stralci veri del mondo e della storia cubana:non nega che Fidel sia un dittatore,qualche frecciata post-intervista la lancia pure,ma come se fossero difetti di un personaggio eclettico.
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