Regia di Oliver Stone vedi scheda film
Stone in passato ha sempre inserito all'interno di suoi film una vena documentaristica, in fondo erano film che rileggevano un periodo storico e la cosa era plausibile. Nel suo "Natural born killer" citava l'intervista di Gianni Minà a Fidel Castro ("....è come quell'italiano che ha intervistato Castro...") e non aveva nascosto il desiderio di poter intervistare (con l'uso della macchina da presa) il comandante cubano. Il desiderio si è realizzato, due giorni e trenta ore di intervista. E il risultato? Una vera schifezza! Stone costruisce un film che salta di palo in frasca da un argomento all'altro, rivolge a Fidel domande di una banalità impressionante e non affonda mai il colpo con qualche domanda a bruciapelo, Fidel viene mostrato come un eroe un salvatore della gente quando non è altro che un dittatore. Nessuna domanda riguardo la pena di morte, o sul mercato dei bambini venduti per poche ore ai pedofili (dopo la Tailandia è il secondo paese al mondo)... e il resto delle immagini di repertorio non fanno altro che seguire questo filone glorificatorio. Stone ha fatto un film di propaganda, niente di più, un film falso e ipocrita e chi parla è un fan di Stone.
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