Regia di Anthony M. Dawson (Antonio Margheriti) vedi scheda film
Triste declino quello di Antonio Margheriti. Chiude la carriera con la sua peggior opera, un telefilm annacquato dalla trama improbabile e dai dialoghi men che mediocri. Ritmo assente, recitazione nulla ed effetti amatoriali chiariscono la portata del crac...
Un poliziotto indaga su un venditore di armi che, dopo avergli distrutto auto e casa, lo uccide pure. Ma il poliziotto si trasforma in un ologramma e gli manda all'aria i piani. Infine resuscita come Lazzaro. Non scherzo: è proprio così !
Molto carina la canzone dei F.lli Labionda che accompagna (sempre per risparmiare) i titoli di testa e quelli di coda
Avrei comprato tutte le copie in giro e le avrei eliminate, inviandole con un cargo sul pianeta Aytin.
Attore da fiction di terza serata.
Attrice da fiction di quarta serata
Meglio quando pestava Antuofermo.
In caduta libera.. Insopportabile...
L'errore è stato quello di accettare di dirigere questo film, senza mezzi e con attori in vacanza premio, dopo una carriera come quella di Margheriti.
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