Regia di Breck Eisner vedi scheda film
Dal romanzo omonimo di Clive Cussler, che presto o tardi avrò senza dubbio il piacere di leggere, nasce questo affatto disprezzabile film d'avventura. A mio avviso fu ingiustamente bistrattato dalla critica e, in generale, mi spiace che non abbia riscosso il successo di pubblico che forse avrebbe meritato. Non sarà un caposaldo del genere, questo è vero, ma in ogni caso mi pare che il risultato sia riuscito e non si dimostri inferiore alla media di riferimento.
La narrazione segue i canoni consolidati e, dopo un prologo suggestivo, s'immerge a pieno ritmo in una trama non eccezionale, però modestamente efficace nel tenere desto l'interesse. Nella norma è la resa del cast, pur senza grandi nomi fra gli attori o interpretazioni degne di nota. I protagonisti altro non sono che ruoli tipici in una diversa declinazione, ma credo sia proprio questo che più piace. Abbiamo dunque il classico eroe audace e carismatico, l'esploratore ricco d'ingegno, fascino, inventiva e baciato da una buona dose di fortuna, qui incarnato da Dirk Pitt (Matthew McConaughey). Al suo fianco l'immancabile amico di supporto, complice d'aiuto nelle imprese e spalla comica per le battute o i momenti più divertenti, rappresentato dallo spassoso Al Giordino (Steve Zahn). Infine la necessaria quota rosa, meglio se non limitata a una passiva avvenenza soprammobile in perenne pericolo, quanto piuttosto una donna avente parte attiva come intellettuale, studiosa e determinata nella propria missione, stavolta nelle vesti di Eva Rojas (Penélope Cruz).
Non considero un autentico difetto la mancata percezione e l'assenza di un senso del pericolo tangibile. Quei momenti di lieve tensione o dramma tanto bastano in un prodotto per il quale la sospensione dell'incredulità è fra i primi requisiti essenziali e in cui certo non si dovrà cercare il rispetto di una totale verosimiglianza. Le esagerazioni sono tollerabili e giustificabili, secondo me, in virtù di una mera e comprensibile esigenza di spettacolo. Peraltro coadiuvato dalla vivace e invadente (in senso buono e positivo) colonna sonora di Clint Mansell, che non infastidisce per nulla ma, al contrario, si conferma un prezioso accompagnamento alle scene.
Frutto di un lavoro a mio giudizio onesto, Sahara non ha deluso le mie aspettative e ha anzi mantenuto le promesse. Intrattiene con disinvoltura, non ostenta l'azione o gli effetti speciali a discapito della storia o dei personaggi, preferendo invece il mantenerli funzionali all'intreccio e alla caratterizzazione. Consigliato per un paio d'ore di svago spensierato.
Il grande esploratore Dirk Pitt trova una favolosa moneta collegata a una leggenda storica e inizia una caccia al tesoro attraverso alcune delle regioni più pericolose dell'Africa occidentale. Mentre cercano quello che la gente del posto chiama "la Nave della Morte" – una sperduta imbarcazione della Guerra Civile che protegge un carico segreto – Dirk e il suo spiritoso compagno, Al Giordino, incontrano la dottoressa Eva Rojas, una giovane brillante che sta indagando su una misteriosa epidemia.
L'avventuriero Dirk Pitt.
L'impegnata Eva Rojas.
Il simpatico Al Giordino.
Si ascolta con piacere questo insieme accattivante di musiche composte da Clint Mansell. Qualche canzone più o meno celebre si alterna ai contributi orchestrali e il tutto ben riflette l'anima dell'opera.
Se avessi letto il libro...
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