Regia di Mel Brooks vedi scheda film
Tempo fa lessi il giudizio scritto su "Frankenstein Junior" da un "cine critico italiano del momento" sul suo grosso dizionario. Lo definiva "L' Esorciccio rilegato in pelle". Dopo aver visto il film di Brooks lasciai subito perdere quel libro dei film.
Su questa famosa parodia del vecchio film horror americano in bianco e nero dei primi anni trenta girato da James Whale qui e altrove hanno già scritto fiumi di parole, comprese le enciclopedie a a puntate e perciò non mi dilungo a scrivere troppo. Mi ricordo soltanto di aver letto per caso un giudizio critico pubblicato da un cinefilo nostrano di moda nel suo Dizionario dei Millefilm sui film usciti in quel decennio del secolo scorso. Lo definiva superficialmente "L' Esorciccio rilegato in pelle". Dopo aver visto quel noto film di Mel Brooks lasciai volentieri perdere quel fu "cinecritico del momento" e i suoi voluminosi dizionari dei film per colti cinefili (o cinofili?). Per la cronaca, a differenza di Ciccio Ingrassia senza Franchi, Brooks continuò a girare e interpretare dei film comici dal successo variabile, purtroppo non tutti paragonabili a questo.
Se qualcuno recensisce dei film solo per sentito dire si dia pure ai telefilm (sit-comedy e soap-opere comprese) come quegli utenti che qui danno la sufficienza o l' insufficienza a tutti più noti capolavori della storia del cinema che sono piaciuti più o meno a tutti, grosso pubblico pagante e critica specializzata compresa, tranne ovviamente a quella minoranza di somari/e paragonabili solo a quel pubblico di scienziati transilvani che in una scena del film lanciano verdura addosso al Mostro di Frankenstein perchè non balla come Fred Astaire. Oggi film comici come "Frankenstein Junior" saranno anche passati di moda e forse il segreto del suo facile successo da noi probabilmente era anche dovuto alla mancanza di una alternativa valida, forse al massimo qualche commedia italiana di tema molto più banale come le corna del capoufficio, con un delle battute più facili che comprendevano qualche parolaccia e forse una donna mezza nuda per due secondi. C' è anche da ricordare che il film in fase di montaggio venne accorciato di circa mezz' ora, tagliando delle scene giudicate superflue, rendendolo più breve, scorrevole e per niente noioso. Poi se i film della durata media di circa ottanta minuti sono troppo lunghi guardatevi pure le puntate dei cartoni animati e dei telefilm, che dovrebbero durare al massimo mezz' ora, sempre se vi interessano veramente.
Quella di Brooks sarà pure una comicità non paragonabile a quella di Woody Allen ma "Frankenstein Junior" resta comunque a mio giudizio una commedia horror decisamente migliore di tanti più seri film horror del periodo e più recenti. Comunque resta un fedele e suggestivo omaggio al più datato film horror di Whale, del quale ricalca molto bene le buie e lugubri atmosfere con scenografie teatrali e certi personaggi caratteristici secondari. Oltretutto le parodie o le commedie horror veramente riuscite e memorabili come questa girate fino ad oggi sono sempre state molto poche. Inutile fare il paragone con certe meno originali parodie nostrane, che comprendono anche un maldestro tentativo d' imitazione del film di Brooks giustamente dimenticato subito. E' doveroso ricordare, oltre tutto il cast del film oggi scomparso (Gene Wilder, Teri Garr, Cloris Leachmann, e Madeline Kahn) in particolare il quasi umano Mostro (Peter Boyle) il sarcastico servo gobbo Igor-Eyegor (Marty Feldmann) il vecchio eremita cieco Abelardo (Gene Hackmann) e il capo della polizia locale austroungarica Kemp (Kenneth Marsh, un fu attore comico americano più attivo e noto in patria come doppiatore) una caricatura dell' imperatore austriaco Francesco Giuseppe con il braccio destro di legno e una gracchiante e quasi incomprensibile parlata alla tedesca.
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