Regia di Franco Brogi Taviani vedi scheda film
la fotografia è l'unica cosa che si salva in questo pasticcio. in pratica sacher-masoch è un bambino viziato oltreche vizioso, che pesta i piedi e mette il broncio se non ha quello che vuole. brogi taviani lo dipinge come un ometto fastidioso che gode nell'essere frustato(piaciuta la scena in cui la de sapio lo frusta nudo e poi gli infila la frusta nel sedere e comincia a ridere. scena azzeccata. comicità della tristezza della situazione)martoriato e vuole a tutti i costi vedere la moglie scopata da un altro. dopo di che si fa raccontare e ci scrive su i libri. se sia così o no a me poco importa. importa che il filmetto dalle aaaalte ambizioni autoriali, è una soap opera per fortuna non troppo lunga, che inanella una scena di bondage dietro l'altra come cartoline che sfogli senza interesse e poi ributti nel mucchio. recitato sommamente male dal protagonista malco ,più a suo agio con lo zio fulci, e forse scorciato dalla censura d'epoca è pure casto nel mostrare. dove naturalmente la priorità è del pelo e della tetta femminea, perchè di cazzi in 'sto soufflè sgonfiato nemaLco l'ombra. MAH!?!? andrebbe rifatto oggi, magari da qualcuno che si diverta però. breve apparizione per un imbarazzato bentivoglio e per una d'obici che avrebbe fatto di lì a poco(forse)il bellissimo film di scola tratto da fosca di tarchetti.
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