Regia di Enzo Trapani vedi scheda film
Avventure, sogni, speranze e intrecci sentimentali e musicali di un gruppo di giovani ruotano attorno a un nuovo locale per ragazzi, la cui forza principale sono i cantanti che si esibiscono dal vivo.
Musicarello non particolarmente elaborato, questo Altissima pressione segna il ritorno al cinema da parte di Enzo Trapani, oramai regista televisivo in pianta stabile e già autore di qualche pellicola popolare - nel senso meno nobile del termine - all'inizio del decennio precedente; con 'non particolarmente elaborato' si intende dire che, al di là della trama sempliciotta e della nulla psicologia di personaggi e dialoghi, nella pellicola non v'è accenno di comicità (caratteristica standard di questo tipo di lavoro: qui neppure compaiono interpreti atti a tal fine, ma solo cantanti prestati al cinema e qualche caratterista di giovane età) e pure la sottotrama sentimentale lascia parecchio a desiderare. In sceneggiatura si sono spesi (poco, par di capire) Fulvio Palmieri e Marisa Soprano; Trapani fa il minimo indispensabile per confezionare una pellicola striminzita a uso e consumo dei 'ragazzi di oggi' contemporanei, che oggi funziona solamente come veicolo di un velato effetto nostalgia. Sullo schermo: Gianni Morandi, Dino, Françoise Hardy, Rosemarie Dexter, Micaela Esdra, Anna Maria Checchi, Grazia Maria Spina, Roberto Palmieri, Mimmo Poli, Shel Shapiro, Ricky Shayne, Michele, Edoardo Vianello, Nicola Di Bari, Lucio Dalla e Lando Fiorini. Tanta, tanta musica e poca sostanza, in un bianco e nero ormai, nel 1965, fuori dal tempo per il cinema propriamente detto. Assistente di Trapani - che con questo titolo chiude la sua carriera per il grande schermo - è Giancarlo Nicotra, un altro futuro regista televisivo di enorme successo, sia sulla tv di Stato che sulle reti Fininvest/Mediaset. 2,5/10.
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