Regia di Giorgio Ferroni vedi scheda film
Quale mistero nasconde il Mulino col suo affascinante ed inquietante carillon formato da statue di donne di pietra?
Un giovane studioso d'arte viene inviato, da parte di un'accademia olandese, in un antico mulino, non più in uso agricolo, dove gli ingranaggi fanno muovere uno strano carillon formato da inquietanti statue di pietra che rappresentano celebri eroine storiche perite in modo atroce. L'occasione è data dalle celebrazioni per il centenario di presentazione al pubblico del carillon. Ma quale mistero nasconde il posto? L'ottimo mestierante Giorgio Ferroni, che nella sua carriera ha spaziato tra il cinema d'autore e il cinema di genere, realizza uno strano e affascinante melodramma che anticipa nelle ambientazioni (una laguna olandese che somiglia a Comacchio) il futuro cinema di Pupi Avati, i colori forti di Mario Bava (è il primo film italiano di terrore girato in technicolor) e, per le tematiche, i lavori della inglese Hammer Production. Girato, in interni, a Cinecittà e, in esterni, nel complesso di Molenmuseum, per la precisione Museumlaan 18, Koog aan de Zaan (Paesi Bassi) e in Belgio (info a cura del Dizionario del Turismo Cinematografico). Coproduzione italo francese tra i gotici più amati dalla critica, si consiglia di visionarlo senza sapere troppi particolari sulla trama. In una piccola parte (tagliata nell'edizione definitiva) recita Mario Girotti (poi diventato famoso con lo pseudonimo di Terence Hill).
Recensione scritta da Davide Lingua, Dizionario del Turismo Cinematografico, Verolengo, Wikipedia.
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