Regia di James Whale vedi scheda film
Un film-prototipo,buono per essere analizzato,citato,rifatto e ripetuto:indubbiamente,la rilettura che James Whale dette del romanzo della Shelley è,per molti versi,la versione definitiva su celluloide della tragedia orrorifica del barone von Frankenstein e della sua Creatura.A livello scenico,un capolavoro,fatto di luci e ombre,con la "traccia" delle fattezze dell'infelice e assassina Creatura modellate sul volto di un grande Boris Karloff,il quale assembla pieta',orrore,malvagita' e disperazione nel "figlio" rinato,e poi respinto dal padre-scienziato.Da antologia tante scene,su tutte quelle del vagare della Creatura che porta con se'distruzione e morte,ma non puo'fare altrimenti.E peccato,perche'cosi'com'è sa di imposizione dalla produzione,per quella "chiusa" con il vecchio barone che sgrida affettuosamente le servette della tenuta,che pare un'estrapolazione dalla serie "Sissi l'imperatrice".Ma in questo "Frankenstein" è evidente la mano di un grande regista,che ha lasciato un segno indelebile nella cinematografia mondiale.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta