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Tranquille donne di campagna

Regia di Claudio De Molinis vedi scheda film

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La recensione su Tranquille donne di campagna

di undying
5 stelle

Irrisolto lavoro oscillante tra il cinema d'evasione e quello d'impegno, valorizzato però dall'ottima performance di Philippe Leroy, qui in un ruolo decisamente perverso.

 

Guido (Philippe Leroy), patriarca mantenuto e di tendenze estremiste, tiranneggia in una tenuta di campagna circondandosi di odio anche da parte di insospettabili. Attriti maggiori si sviluppano con il figlio Alberto (Christian Borromeo), ma pure con i restanti parenti il dèspota riesce a farsi grosse antipatie.  

 

locandina

Tranquille donne di campagna (1980): locandina

 

Tardivo esemplare solo lontamente ispirato al Malizia di Samperi, ambientato ai tempi del fascismo e, proprio per questo, a tratti serioso al limite dell'impegnato. Purtroppo per il primo tempo (e in abbondanza oltre) il film procede con "pilota automatico" essendo scarsamente presente la componente erotica (limitata alla visione del pelo pubico della Grandi e ai capezzoli della Dionisio) e completamente assente la commedia (mai affrontata nel film). Certo, l'ottima interpretazione sprecata (dato il livello della pellicola) di Philippe Leroy è una delle poche cose che rende decorosa la seconda parte della pellicola, quando la storia assume una connotazione drammatica a deviazione "noir".

 

scena

Tranquille donne di campagna (1980): scena

 

Oltre alla presenza di un cast di certo interesse (Leroy a parte, sono da ricordare Rossana Podestà e Silvia Dionisio)  è da segnalare il debutto di una (mai più così) sensuale Serena Grandi, che di lì a soli sei anni prenderà parte ad una pellicola molto simile (L'iniziazione). Non aggiunge invece spessore al fim una regia ai limiti della sufficienza, opera di Claudio Giorgi (o Claudio Giorgiutti) che dopo avere firmato con il nome di battesimo un paio di lavori inziali rimane attivo con il nick Claudio De Molinis (Lo pseudonimo deriva dalla piccola frazione Molinis di Tarcento). Ad ogni modo l'autore, a ragione, viene spesso ricordato per l'interessante Candido erotico.

 

scena

Tranquille donne di campagna (1980): scena

 

Curiosità: nella cover interna del DVD CineKult si apprende che il regista è stato, agli esordi, anche interprete di fotoromanzi e appassionato di uno sport particolare, il polo.

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