Il governo dittatoriale di un Paese dell'America Latina combatte la resistenza mediante la creazione della clinica Las Palmas, nella quale vengono rinchiuse e torturate le ragazze sospettate di sostenere il movimento rivoluzionario. Abi Philips, decisa a far luce sulle malefatte della clinica, vi si fa internare con l'aiuto del dottor Arkos: nell'istituto la attenderanno soprusi disumani, ma anche aiuti inaspettati...
Note
Sesso e sadismo rimescolati per l'ennesima volta da Jess Franco, che qui declina con scarsa fantasia le macabre costanti che hanno popolato praticamente tutti i suoi film. Inguardabili gli interpreti.
Con pochissimi mezzi, Jesus Franco cerca di metter su un film con Dyanne Thorne, ormai nota nel genere WIP. Le idee ci sono ma dopo un po' la noia prende il sopravvento. Carino il finale.
La protagonista è ancora una volta la sadica Ilsa. Niente di nuovo a parte le solite torture e le scene erotiche. Recitato da cani e doppiato ancora peggio. Molto violento il finale
Non è certo un capolavoro ma è passabile e ci sono pure alcune scene niente male, oltre ad una buona dose di nudi com'è di norma nelle pellicole low-budget.."Io sono numero 14, ma puoi chiamarmi col mio soprannome: n° 7". Voto: 5
Women in Prison costruito attorno alla bomba sexy americana Dyanne Thorne, già vista nella saga Ilsa, e qua più sadica che mai.
Franco scrive lo script insieme al produttore tedesco Erwin Dietrich, plasmando il classico canovaccio caro al genere.
Una giovane (la non eccelsa Tania Busellier) si infiltra all'interno di un manicomio dove sono recluse una serie di donne,… leggi tutto
bisogna essere oggettivi:il film è proprio povero e per lunghi tratti stufa. però a fine film ci rendiamo conto che il buon Franco di idee ne ha messe, ci ha sopreso con trovate da WIP o Nazi originali,ha messo insieme un buon cast femminile con Ilsa e sua moglie Romay a farla decisamente da padrone,e ha cercato di saziare i palati esigenti del genere.in piu si arriva ad un finale davvero… leggi tutto
Women in Prison costruito attorno alla bomba sexy americana Dyanne Thorne, già vista nella saga Ilsa, e qua più sadica che mai.
Franco scrive lo script insieme al produttore tedesco Erwin Dietrich, plasmando il classico canovaccio caro al genere.
Una giovane (la non eccelsa Tania Busellier) si infiltra all'interno di un manicomio dove sono recluse una serie di donne,…
bisogna essere oggettivi:il film è proprio povero e per lunghi tratti stufa. però a fine film ci rendiamo conto che il buon Franco di idee ne ha messe, ci ha sopreso con trovate da WIP o Nazi originali,ha messo insieme un buon cast femminile con Ilsa e sua moglie Romay a farla decisamente da padrone,e ha cercato di saziare i palati esigenti del genere.in piu si arriva ad un finale davvero…
franco sfrutta l'immagine della thorne, star della serie nazisploitation "ilsa" e sposta le sue gesta in sudamerica, ribattezzandola greta. il pubblico si ribella, tanto che in molti posti il film esce come un episodio di "ilsa", in una delle innumerevoli varianti delle opere del maestro. e stiamo parlando anche di un buon film del maestro, anche se dopo un po i wip sono tutti uguali e…
Film chiaramente a tematica sadico-orroristica e derivativo (stando alle notizie apprese), destinato ai devoti appassionati del regista spagnolo (di tendenza però più cosmopolita). La trama è semplice ma ha una discreta struttura e J. Franco riesce a dirigere senza annoiare, a parte momenti di routine. Preciso che non sono tra i suddetti appassionati: questa pellicola comunque forse si riesce…
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Commenti (3) vedi tutti
Con pochissimi mezzi, Jesus Franco cerca di metter su un film con Dyanne Thorne, ormai nota nel genere WIP. Le idee ci sono ma dopo un po' la noia prende il sopravvento. Carino il finale.
commento di TheWarOfEchoLa protagonista è ancora una volta la sadica Ilsa. Niente di nuovo a parte le solite torture e le scene erotiche. Recitato da cani e doppiato ancora peggio. Molto violento il finale
commento di XANDERNon è certo un capolavoro ma è passabile e ci sono pure alcune scene niente male, oltre ad una buona dose di nudi com'è di norma nelle pellicole low-budget.."Io sono numero 14, ma puoi chiamarmi col mio soprannome: n° 7". Voto: 5
commento di gabry666