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Fantomas contro Scotland Yard

Regia di André Hunebelle vedi scheda film

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John_Nada1975

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La recensione su Fantomas contro Scotland Yard

di John_Nada1975
5 stelle

André Hunebelle è un regista da riscoprire pienamente per chiunque ami il cinema francese e non viva in Francia, dove è di massimo culto basta vedere i BD singoli e in cofanetto che sono a lui dedicati. E di culto per ogni appassionato di cinema anni '60 soprattutto per la trilogia di "Fantomas" , di cui proprio "Fantomas contro Scotland Yard" fu purtroppo l'ultimo film, che racchiude nei suoi tre titoli l'estetica e il "dècor" di quel decennio in maniera quasi inarrivabile e irripetibile(vedere i tentativi fatti nel cinema francese degli anni 2010 e '20, di rievocare l'atmosfera con i bruttissimi nuovi film di "Oss117" e simili), come ed è paragone inevitabile, i film di James Bond 007 in chiave meno di commedia, negli stessi anni. 

Eppure era un regista che all'epoca aveva una esperienza e confidenza di pratica con ogni genere, oltre che ultrasessantenne, da farne già un riferimento per i film di avventura alla francese quale il glorioso "cappa e spada", e i film di spionaggio esotico e brillante in serie, come quello citato. Sempre molto bella e spontanea la Demongeot. Louis De Funés è una potenza della natura come il commissario Juve, che essendo francese e rappresentativo della Francia quanto la Marianne e la torte au pommes ha sempre la sua congenita quota di detrattori, in Italia, ma è il vero asso portante di ogni film della serie, ancora più di Jean Marais che si concede sempre cinquantenne e senza sconti, come si conviene nelle scene pericolose, e senza o poca, controfigura.

Ma rispetto a Fandor, pur mascherato è sempre nei panni di Fantomas e della sua epica, fantastica maschera blu che limita e non poco ogni espressività possibile se non degli occhi, che cattura l'immaginario con la sua inconfondibile voce in originale. Doppiata da Aldo Giuffrè.

L'ambientazione ben sfruttata nel castello inglese,(poi girato quasi interamente in Francia), e le scenografie dell'antro-covo futuribile anni '60 di Fantomas, che nulla possono invidiare a Ken Adam, hanno il loro fascino; mancano però un poco dei gadget davvero memorabili e superlativi come la DS volante che ha colpito così la memoria degli spettatori fin da ragazzini, nel finale di "Fantomas contro il mondo".

 

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