Trama
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Regia di Alberto Cavallone
Con Jane Avril, Martial Boschero, Paola Montenero, Giovanni De Angelis Vedi cast completo
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Il film vuol'essere un pamphlet contro il materialismo dominante la società dell'epoca, ma anche un saggio sul rapporto fra i sessi caratterizzato da uno spirito polemico e anarchico, anche piuttosto incline al femminismo, abbastanza tipico di quegli anni (si parla dei "seventies"), nonchè un'esaltazione del desiderio e della fantasia di stampo chiaramente surrealista… leggi tutto
Devo ancora metabolizzarlo, ma L'uomo, la donna e la bestia è sicuramente uno dei film più scomodi, accusatori e anarchici mai prodotti in Italia. A. Cavallone era un iconoclasta, un colto provocatore, uno tanto sbeffeggiato dalla società quanto lui ne era l'analizzatore e il documentarista surreale, uno che preferiva essere dimenticato e non visto piuttosto che accettare… leggi tutto
questa e' una lista che puo' essere allargata ha chi ha preferenze aggiuntive.
leggi tuttoChe delusione le due stelle assegnate al film da Film tv.Uno dei film piu' surrealisti ed erotici degli anni settanta girato da uno dei registi cult della storia del cinema.Alberto Cavallone.Da una festa paesana girano tutto intorno i vizi e i drammi di un'intera comunita',non distante presumibilmente dai pensieri personali di ognuno di noi mentre visiona la pellicola.Certo data la violenza di…
leggi tuttoCome la Pop Art di Warholiana memoria insegna il Trash, diffusosi all'ombra del Museo D'Arte Moderna di New York, è una forma d'arte che, a volte, denuncia alcune aberrazioni nella società dei consumi attraverso…
leggi tuttoNon si stenta a capire perché il film attragga le attenzioni di tanti amanti del genere e perché venga acclamato come opera di genio. La regia di Cavallone è sicuramente interessante, a tratti criptica ed i contenuti sono ad alto tasso di impudenza. Il crocifisso con appeso un uomo di spalle, le immagini ricorrenti del gallo che probabilmente è lo stesso che nel finale vedrà partire il suo…
leggi tuttoLo so, siamo su Film TV, non su Nocturno. I cinefili più incalliti sanno di cosa parlo, e soprattutto, di chi parlo. Alberto Cavallone rappresenta per me un enigma, una figura che incorpora in sé della capra e del…
leggi tutto“L’uomo, la donna e la bestia - Spell Dolce Mattatoio” è l’opera più nota dell’underground Alberto Cavallone, autore controverso degli anni settanta. Il suo cinema trasgressivo e fuori dagli schemi usuali del cinema italiano di genere pur essendo originale si nutriva di suggestioni e intellettualismi terzi. Il comunista Fausto Deveria con la moglie…
leggi tuttoLa Metafora Politica Temporale è una situazione narrativa dove la descrizione di un avvenimento ambientato in un'epoca serve come interpretazione di una stessa situazione similare avvenuta in un'altra epoca.…
leggi tuttoCavallone è la dimostrazione che Pasolini non è stato un caso isolato nel panorama culturale italiano. Questo Spell - dolce mattatoio (altrimenti detto L'uomo, la donna e la bestia) è opera di straordinario impatto visivo e, per quanto talvolta grezza e morbosa nell'approccio, straripante di contenuti. In un centinaio di minuti di racconto corale ci viene descritto…
leggi tuttoBreve omaggio a sette film estremi, perché visivamente e concettualmente tali e perché fuori dalla vasta distribuzione, perché combattivi, fuori dagli schemi, problematici in ogni senso, belli…
leggi tuttoTra i titoli più celebri del surrealista Cavallone che deve molto nello stile a certo Pasolini (sopratutto Teorema) e Andy Warhol ma che vive di vita propria tra metafore e deliri. Comunque un'interessantissima denuncia alla società dei consumi e in particolar modo di un certo modo di fare pubblicità riducendo tutto (anche l'essere umano) a merce da vendere o comprare.…
leggi tuttoIl film vuol'essere un pamphlet contro il materialismo dominante la società dell'epoca, ma anche un saggio sul rapporto fra i sessi caratterizzato da uno spirito polemico e anarchico, anche piuttosto incline al femminismo, abbastanza tipico di quegli anni (si parla dei "seventies"), nonchè un'esaltazione del desiderio e della fantasia di stampo chiaramente surrealista…
leggi tuttoVite apparentemente normali, persone ordinarie, tutto scorre all'insegna della tranquillità. Ma la macchina da presa indaga, la storia fa il suo corso e appaiono le prime ombre: è il passato che chiama. Scomode…
leggi tuttoDevo ancora metabolizzarlo, ma L'uomo, la donna e la bestia è sicuramente uno dei film più scomodi, accusatori e anarchici mai prodotti in Italia. A. Cavallone era un iconoclasta, un colto provocatore, uno tanto sbeffeggiato dalla società quanto lui ne era l'analizzatore e il documentarista surreale, uno che preferiva essere dimenticato e non visto piuttosto che accettare…
leggi tuttoGià alla prima visione, “Spell” ovvero “incantesimo” (e il paragone con la nota serie tv mette i brividi per le differenze di accezione), il “dolce mattatoio” di Cavallone ti entra sotto i vestiti e ingigantisce i tuoi pruriti fino a farti sentire pulito anche in un bagno di merda. Con tutte le dovute distanze dalla defecatio, che resta una pratica squallida se contestualizzata…
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Commenti (2) vedi tutti
Spaccati di vita quotidiana, durante la festa paesana di una piccola comunità, si mescolano con il bigottismo e la deviazione mentale. Disgustoso esempio di surrealismo "popolare", reso sgradevole dalla serietà neorealista cui aspira il regista.
commento di undyingDare insufficiente a questo film può significare solo 2 cose: 1) non averlo visto 2) non apprezzare il cinema geniale surreale d'autore
commento di vomitonero