Regia di Yu Ha vedi scheda film
Suddiviso in cinque «capitoli» il film di Yu sembra quasi la risposta antiretorica ai melodrammi zuccherosi e pomposi di quella nuova Hollywood criticata proprio dal protagonista dopo la visione di un pessimo blockbuster. È una storia d’amore sottilmente morbosa e infelice che mette in luce tutti i difetti e le incomprensioni della vita di coppia (sia fuori, sia dentro il matrimonio), la quale viene vissuta banalmente e, a tratti ridicolmente, dai due amanti che non riescono ad instaurare un vero rapporto, un legame affettivo concreto al di fuori del rapporto sessuale. La loro vita è riempita da evanescenti soddisfazioni (lo shopping, la cena, il lavoro) e si basa su un puerile e immaturo gioco di finzione, sintomo di un’incomunicabilità con l’altro, di una lacerante non-voglia di stabilire una relazione autentica. La regia è abbastanza «piatta», denudata di qualsiasi inventiva e totalmente al servizio degli attori. Non convince affatto il finale e alcune cadute di tono, né tanto meno la materia narrativa che non è delle più originali. Si sarebbe potuto fare di più.
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