Un ragazzo solo, con i capelli lunghi, i jeans stracciati, la maglia penzolante, la "divisa" grunge. Cammina in un bosco, nuota nel fiume, accende un fuoco. Poi, si aggira in una grande casa malconcia, indossa una sottoveste da donna, trova un fucile, cucina degli orrendi spaghetti al formaggio, ascolta un agente pubblicitario delle Pagine gialle, risponde (o non risponde) al telefono, suona un pezzo alla chitarra. Distrattamente, incrocia altri quattro ragazzi che vivono nella stessa casa, che gli parlano, gli chiedono.
Note
Ispirato alla morte di Kurt Cobain e alla curiosità morbosa che si scatenò intorno ai suoi ultimi giorni (un'esperienza che Van Sant ha vissuto per uno dei suoi giovani attori, River Phoenix), Last Days fa un tutt'uno con _Gerry_ (che in Italia non abbiamo mai visto) ed _Elephant_. Non perché somigli a quei film (questo è ancora più asciutto, scarno, non si concede virtuosismi temporali ed è realizzato per lo più a piani fissi), ma perché, come ha detto l'autore "sono tutte e tre storie nelle quali la gente non sa esattamente quello che accade, perché ci sono in tutte elementi mancanti".
‘Last Days’ Ispirato agli ultimi giorni della consumata vita di Kurt Cobain (20 febbraio 1967 - 5 aprile 1994) autore, cantante e chitarrista dei Nirvana già salvato da un’overdose mentre era a Roma. Morto, forse suicida con un colpo di fucile nella serra del garage di casa sua. Lo stile del regista è coraggioso, doloroso, suggestivo ma monotono.
Mah, in teoria potrebbe anche andare, ma in pratica salvo solo la fotografia, la notevole carrellata fuori dalla finestra (cuore del film) e l'utilizzo ironico de "La Guerre" di Janequin eseguita da The King's Singers. Per il resto ammorbante. 5 1/2
Non fosse un film su Kurt Cobain, non se lo sarebbe cagato nessuno. Perché è veramente insignificante. E poi, cazzo, Cobain suonava la chitarra al contrario perché era mancino…non ci siamo! Unico raggio di luce la presenza di Kim Gordon.
Un film lento e angosciante, ma è giusto che sia così. Grande Gus Van Sant (come sempre), e anche Micheal Pitt, che ha scritto e cantato gran parte delle canzoni del film.
VOTO : 5 Non ho capito questo film e quindi il mio non può che essere un giudizio negativo. Prima di tutto non c'è una vera storia, poi non si riflette per niente e quello che rimane alla fine è solo noia.
Se il dolore fosse un tutto, sarebbe solo un sostantivo. Purtroppo, l'ultima opera di Gus Van Sant ci mostra che attorno al dolore c'e' altra pelle di dolore.
“Last Days” di Gus Van Sant è un film dedicato alla memoria di Kurt Cobain, il leader dei Nirvana, gruppo di spicco nella scena del Grunge, morto in circostanze alquanto misteriose a soli ventisette anni. Il film non è affatto un resoconto veritiero sugl’ultimi giorni di vita dell’artista e neanche vuole essere il tentativo di farne un santino da… leggi tutto
Last Days è un film, a suo modo, estremo. Per i tempi morti, le inquadrature che si soffermano sulle cose, i mormorii insensati di Blake, la musica dissonante. Per i campi lunghi e la macchina da presa fissa.
Gus Van Sant spinge al limite le scelte stilistiche che aveva utilizzato in Elephant. Solo che mentre in quel film erano giustificate da esigenze narrative qui sembrano perdersi in se… leggi tutto
Premetto che mi sono accostato al film trasmesso in tv non sapendo di cosa trattasse, quindi scevro da pregiudizi e con un certo disincanto, non annoverandomi certo tra i fans del genere biografico delle star del rock. Solo in fase avanzata del film e dopo aver letto le più che favorevoli recensioni su film tv mi sono reso conto su cosa fosse veramente incentrato, cioè sugli ultimi… leggi tutto
FILM con giovani attori (L)
Film italiani o stranieri non necessariamente conosciuti al grande pubblico che hanno lanciato o hanno visto la partecipazione di giovani attori di cui alcuni diventati in seguito…
Le rockstar/icone musicali creano passione, talvolta dipendenza. Anche per questi motivi il cinema ne ha raccontate parecchie, scegliendo percorsi differenti, talvolta diametralmente opposti. Proprio in questa stagione…
Tra i più giovani e promettenti, uno degli attori che apprezzo di più è Michael Pitt.
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Coincidenze, maledizioni, leggende metropolitane? Esoteriche date di morte che lasciano presupporre possibili rituali satanici, patti col diavolo ...qualcuno magari non è mai morto... mistero!
Vite…
Premetto che mi sono accostato al film trasmesso in tv non sapendo di cosa trattasse, quindi scevro da pregiudizi e con un certo disincanto, non annoverandomi certo tra i fans del genere biografico delle star del rock. Solo in fase avanzata del film e dopo aver letto le più che favorevoli recensioni su film tv mi sono reso conto su cosa fosse veramente incentrato, cioè sugli ultimi…
Nel 1991 escono due album storici che hanno segnato un'epoca: Nevermind dei Nirvana e Ten dei Pearl Jam. Due dischi e due band che adoro, i quali con questi due album hanno definitivamente fatto scoppiare il "grunge" in tutto il mondo; non si è mai riusciti a capire fino in fondo se il grunge fosse un vero e proprio genere musicale o solo una corrente di riferimento. Il modo di…
Questa non è una playlist. Si tratta soprattutto di un invito o, se preferite, una sfida a tutti gli utenti di Film.tv.it. Mi spiego. Durante le festività natalizie tutti si divertono a dire il proprio film di…
“Last Days” di Gus Van Sant è un film dedicato alla memoria di Kurt Cobain, il leader dei Nirvana, gruppo di spicco nella scena del Grunge, morto in circostanze alquanto misteriose a soli ventisette anni. Il film non è affatto un resoconto veritiero sugl’ultimi giorni di vita dell’artista e neanche vuole essere il tentativo di farne un santino da…
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Commenti (11) vedi tutti
Un dialogo tra la vita e la morte a cui si assiste di nascosto e senza udirne le battute... opera ficcante ed incisiva...
commento di DavideKingInk80‘Last Days’ Ispirato agli ultimi giorni della consumata vita di Kurt Cobain (20 febbraio 1967 - 5 aprile 1994) autore, cantante e chitarrista dei Nirvana già salvato da un’overdose mentre era a Roma. Morto, forse suicida con un colpo di fucile nella serra del garage di casa sua. Lo stile del regista è coraggioso, doloroso, suggestivo ma monotono.
commento di marco biMah, in teoria potrebbe anche andare, ma in pratica salvo solo la fotografia, la notevole carrellata fuori dalla finestra (cuore del film) e l'utilizzo ironico de "La Guerre" di Janequin eseguita da The King's Singers. Per il resto ammorbante. 5 1/2
commento di kotrabBella descrizione della solitudine vista dall'interno e (non vista) dall'esterno. Voto 7.
commento di Max76Il senso del distacco (dal mondo) e del rifiuto (del mondo) - Parte 2 (Parte 1 > Gerry)
commento di moviemanNon fosse un film su Kurt Cobain, non se lo sarebbe cagato nessuno. Perché è veramente insignificante. E poi, cazzo, Cobain suonava la chitarra al contrario perché era mancino…non ci siamo! Unico raggio di luce la presenza di Kim Gordon.
commento di sonicyouthPezzi di pelle. Anemia falciforme. Compendio medico di derivazione antropologica.
commento di brandoUn film lento e angosciante, ma è giusto che sia così. Grande Gus Van Sant (come sempre), e anche Micheal Pitt, che ha scritto e cantato gran parte delle canzoni del film.
commento di megalomaniacVOTO : 5 Non ho capito questo film e quindi il mio non può che essere un giudizio negativo. Prima di tutto non c'è una vera storia, poi non si riflette per niente e quello che rimane alla fine è solo noia.
commento di supadanyUn film enigmatico, distaccato a tratti assente, proprio come il suo protagonista, vittima della vita e ansioso solo di morire… Bellissimo…
commento di marienbadSe il dolore fosse un tutto, sarebbe solo un sostantivo. Purtroppo, l'ultima opera di Gus Van Sant ci mostra che attorno al dolore c'e' altra pelle di dolore.
commento di Crawford