Regia di Marco Tullio Giordana vedi scheda film
Molto atteso dopo il successo,meritatissimo,de "La meglio gioventù",il successivo lavoro di Marco Tullio Giordana si occupa di altre problematiche non da poco:l'immigrazione clandestina,e il mondo di violenza e disprezzo di valori che si porta dietro.Azzeccatissima l'idea di adottare il punto di vista di un ragazzo molto giovane,di famiglia agiata,che si ritrova per un tragico scherzo della sorte tra le torme di poveracci che a centinaia arrivano ogni giorno sulle nostre coste in modo drammatico,tramite la malavita,e purtroppo ,a volte,indirizzati verso sfruttamenti di sempre più degradante livello.Peccato che il film,dopo una partenza molto indovinata,non regga la forza dello spunto,e rasenti il didascalico nella seconda parte,dopo il ricongiungimento del ragazzo alla famiglia ,con l'annessione al nucleo di due giovanissimi compagni di sventura :nel finale,triste ma aperto,Giordana recupera notevolmente,pur confermando che i suoi due titoli precedenti siano meglio definiti,raccontati,e incisivi.Non parlerei di passo falso dell'autore di "Maledetti,vi amerò",come ha fatto qualcuno con fretta sospetta,però di un buon progetto non del tutto a fuoco sì;per fortuna,comunque,che in Italia ci sia ancora qualcuno che lavori a un cinema coraggioso e che abbia voglia di far riflettere,immalinconire o addirittura risentire.
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