Regia di Marco Tullio Giordana vedi scheda film
Il film ha una struttura (e un linguaggio) più che accettabili. Rimane un’occasione un po’ sprecata, ma comunque da non sottovalutare, per riflettere e interrogarci su una delle contraddizioni più devastanti della nostra realtà nel mettere in evidenza il razzismo latente che ci pervade di fronte a un problema complesso come quello dell’emigrazione
Premetto che il film nel suo insieme mi ha suscitato più perplessità che entusiasmo, confermando una volta per tutte i limiti del regista pieno sempre di buone intenzioni, ma spesso buttate via. Nonostante ciò, lo preferisco a tutti quegli edulcorati perfezionismi che troppo spesso ci vengono propinati soprattutto da oltreoceano (penso per esempio all'insopportabile, laccato, noiosissimo e inutile, Le crociate, bello quanto si vuole nella forma, ma abbastanza ovvio nei contenuti "modaioli" e fintamente aperti alla tolleranza e alla comprensione)spesso soporiferi. L'assunto del film di Giordana (molto equilibrata e coinvolgente la prima parte... sprecata e non sufficientemente approfondita la seconda... e troppo facile e scontato il finale) mi ha invece emozionato, e questo è già qualcosa per quel che passa il mercato in questo momento.. Sarà che sono cresciuto a pane e "Cinema nuovo" e che certi imprinting non si dimenticano facilmente... ma anche io preferisco i contenuti (se hanno ovviamente un minimo di dignità e coerenza espositiva) alla ricercata esteriorità della "forma" fine a se stessa... a meno che non ci si trovi di fronte ad opere veramente di rottura alle quali si può forse anche perdonare una certa aridità di contenuti... Seocndo me l'opera testè distribuita, aiuta a ricollocare Giordana nella sua giusta collocazione di mestierante spesso attratto da problemi importanti ma non sempre folgorato da uno stile e da una risoluzione elevatissima. Forse sarebbe proprio lo sceneggiato Tv il suo mezzo migliore perchè con il cinema... nella prima parte della sua carriera ci sono esempi abbastanza disastrosi come quel pastrocchio con la Ferrari e il successo (meritato) tributato alla Meglio gioventùlo sta a confermare (ma se il prodotto era perfetto per il mezzo per il quale era stato creato, al cinema a mio avviso mostrava tutte le sue "pecche" ) Rimane la felice parentesi dei "Cento passi..." ma lì c'era il ruffiano coinvolgimento di una storia veramente esemplare... e anche lì il miracolo era dato più dlla sceneggiatura e dalla indovinata scelta degli interpreti, se vogliamo essere realisti più del re... Nonostante tutto questo però il mio giudizio, per tutte le ragioni sopra esposte è quello del pollice su. Ce ne fossero di proposte di questo tipo!
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