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Quando sei nato non puoi più nasconderti

Regia di Marco Tullio Giordana vedi scheda film

Commenti brevi
  • Un film che non decolla mai veramente, ed alterna una prima parte comunque avvincente (soprattutto nel racconto della notte trascorsa in mare dal bambino caduto in acqua) ad una seconda che si perde in troppi luoghi comuni su cosa e come gli immigrati affrontano il difficile tentativo di inserimento una volta approdati in Italia

    leggi la recensione completa di galaverna
  • Diciamo che tutto sommato, sia pure a fasi alterne, il film mi ha abbastanza emozionato (molto equilibrata e coinvolgente la prima parte, un po’ buttata via e non sufficientemente approfondita la seconda e fin troppo facile e ovvio il finale) Giordana comunque si conferma quello che è sempre stato: un discreto mestierante, ma niente più di questo.

    leggi la recensione completa di (spopola) 1726792
  • Quindici anni dopo, tante cose , tanti film e non film, dal 2005 sembra un secolo e oggi quel film, non so per quale strano fenomeno, emoziona.

    leggi la recensione completa di yume
  • Finalmente dopo 25 minuti inizia il film... e non si capisce un tubo.

    commento di gruvieraz
  • Giordana si conferma un autore dall'istinto civile. Fa un film necessario sul rapporto tra noi e gli altri, attraverso gli occhi di un bambino che impara a conoscere l'essere umano al di là di ogni forma di condizionamento sociale. Ma l'ingranaggio non funziona del tutto, lasciando che un certo buonismo di maniera corrompa l'oggettività dei fatti.

    commento di Peppe Comune
  • Pensavo d'averlo visto mooolto tempo fa ... comunque per un pò è passabile ma alla lunga stanca assai.voto.4.

    commento di chribio1
  • Il film ha una struttura (e un linguaggio) più che accettabili. Rimane un’occasione un po’ sprecata, ma comunque da non sottovalutare, per riflettere e interrogarci su una delle contraddizioni più devastanti della nostra realtà nel mettere in evidenza il razzismo latente che ci pervade di fronte a un problema complesso come quello dell’emigrazione

    leggi la recensione completa di (spopola) 1726792
  • Nonostante le buone premesse, la struttura narrativa mi sembra debole per raccontare una storia e degli stati d'animo che dovrebbero essere il più vicino al vero possibile. Voto 5.

    commento di Max76
  • Sprecato e fatto male. Mediocre •

    commento di liganov
  • Un'altro grande film, di impegno sociale, del miglior regista italiano. Tema attualissimo e delicatissimo. Già trattato da Gianni Amelio con Lamerica.

    commento di Carrels
  • Bel titolo ..su questo non ci piove,il resto invece e' un diluvio di ruffianita', buonismo sdolcinato,di recitazione andata a male.Una deludente irreale fiction tv nulla di piu'

    commento di Utente rimosso (Letizia)
  • Un bel film, con una trama interessante (anche se visibilmente "da libro"). Né troppo bello, né troppo brutto

    commento di paloz
  • VOTO 5

    commento di arcarsenal
  • ah!

    commento di joseba
  • Coinvolgente, realista. L'immigrazione vista con gli occhi di un ragazzino sensibile è la base di questo film che può arricchire tutti. Il finale lascia a sorpresa una piccola speranza.

    commento di gianbers
  • una buona idea che si è persa nel nulla.

    commento di inthemoodfor
  • Modesto, con una sceneggiatura davvero traballante ed un finale da sceneggiato RAI. Pero' mia nonna si è commossa.

    commento di embets
  • stiracchiato, arranca in debito d'ossigeno alla ricerca di un "principio emozionale" che smarrisce a più riprese con colpevole negligenza. deludente e presuntuoso.

    commento di isak borg